Pochi iscritti, scuole a rischio accorpamento

La scure del Governo a partire dal 2024 per risparmiare sugli stipendi. La mappa dei comprensivi e delle superiori nel mirino

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di Michela Monti

PISTOIA

Allarme rosso per diversi istituti comprensivi e per alcune scuole superiori di Pistoia. Con il "dimensionamento scolastico", il provvedimento proposto dal Governo Meloni numerose scuole della nostra provincia rischiano l’accorpamento con altri istituti. Secondo quanto previsto nella nuova finanziaria – che avrà i suoi effetti concreti tra un paio di anni – tutte quelle scuole che non raggiungono i 900 studenti totali perderanno il proprio preside e dovranno essere "unite" con altre per una logica di ottimizzazione. Se quanto stabilito, quindi, resterà così nella nostra provincia potrebbero perdere il proprio preside diverse scuole anche per effetto del calo generalizzato degli iscritti che tutti gli anni fotografa anche a Pistoia un calo delle nascite.

Guardando agli istituti superiori – secondo i numeri diffusi nei giorni scorsi a livello regionale dagli uffici che si occupano di istruzione e formazione – in città a rischio sarebbe l’istituto Einaudi che ad oggi conta 703 studenti. È sul fil di lana anche il liceo artistico Petrocchi con 873 iscritti, il tecnico Capitini di Agliana rischierebbe ugualmente con soli 678 studenti. In Valdinievole, sempre tra gli istituti superiori potrebbero perdere la dirigenza scolastica gli istituti Lorenzini e Marchi che contano rispettivamente 869 e 886 iscritti, un numero davvero al limite dunque rispetto alla linea rossa tratteggiata dalle nuove disposizioni governative. Passando agli istituti comprensivi i numeri degli accorpamenti salgono. Qui il rischio di vedersi affidare ad altra dirigenza è moltiplicato soprattutto per quelle scuole di periferia che fisiologicamente non hanno numeri paragonabili al centro storico e che quindi più facilmente finiscono in sofferenza.

A Pistoia l’allarme rosso "accorpamento" suonerebbe addirittura per il comprensivo di Bottegone Martin Luther King che conta, ad oggi, 744 studenti. Non sarebbe risparmiato neanche l’istituto comprensivo di Montale con un totale di 813 iscritti. In Valdinievole perderebbe la dirigenza scolastica il comprensivo Iozzelli di Monsummano Terme con un totale di 867 studenti, così come a Larciano la statale Ferrucci con soli 610 iscritti. Stesso destino per il comprensivo Salutati Cavalcanti di Buggiano che raggiunge appena 695 studenti. Via il dirigente scolastico anche al comprensivo Berni di Lamporecchio: qui gli studenti sono soltanto 642. Insomma, a perdere la propria parte amministrativa sarebbero in totale 11 scuole. Un vero e proprio colpo di spugna che ridisegnerebbe la scuola pubblica della provincia.

Intanto anche in città, i sindacati promettono battaglia sulla questione accorpamenti, così come tutte le sigle sindacali si stanno muovendo a livello nazionale nonostante le rassicurazioni del Governo sul fatto che, le sedi fisiche delle scuole, non sarebbero intaccate. La speranza, almeno per chi potrebbe raggiungere in breve tempo i 900 studenti totali, è che nei prossimi due anni gli studenti aumentino ma la tendenza anche in città è chiara: senza nuovi nati le scuole si svuoteranno inesorabilmente e a rischio potrebbero esserci oltre ai posti dei dirigenti anche quelli di numerosi docenti e personale amministrativo, costretti a trasferimenti forzati per la perdita di sezioni all’interno dei vari istituti. Un problema che avrà i suoi effetti concreti già dal prossimo anno scolastico.