"Play off", per insegnare il rispetto in campo

L’iniziativa dell’Asd Olmi. Psicologhe e istruttori incontrano i genitori dei bambini dai 5 anni per educare allo sport senza violenza

Migration

Un progetto del tutto nuovo che nasce da una riflessione sul valore educativo dell’attività sportiva in età scolare. E’ "Play o.f.f." (acronimo di Osservare, formare, formarsi), che l’Asd Olmi, associazione dilettantistica calcistica di Quarrata sta mettendo in atto per i ragazzi a partire dai 5 anni. Il progetto è nato all’interno delle attività di Hero, della cooperativa Gemma, selezionato da "Con i bambini", nell’ambito del fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile. E’ cofinanziato appunto da "Con i bambini" e dalla fondazione Caript.

L’iniziativa prende l’avvio dall’idea di condividere con le famiglie gli obiettivi educativi nei contesti sportivi. Troppo spesso infatti si perde di vista l’importanza di quelle che dovrebbero essere soprattutto occasioni di esperienze e di socializzazione su un campo da calcio per i piccoli giocatori, trasformandole invece in momenti di competizione poco edificante.

"Noi di Asd Olmi crediamo fermamente innanzitutto nell’importanza della formazione degli istruttori, che devono curare soprattutto il benessere dei piccoli allievi ed essere per loro degli esempi di vita – spiega Alessandro D’Ambrosio (foto), dirigente dell’associazione calcistica – sentiamo il dovere di offrire dei percorsi che abbiano una ricaduta sul territorio e di questo ringraziamo il nostro presidente Alberto Fiaschi che condivide con noi questa finalità. Questo è il secondo progetto di questo tipo – prosegue D’Ambrosio – dopo che siamo entrati a far parte delle società dilettantistiche dell’Academy Torino finalizzato alla crescita dei ragazzi sotto il profilo educativo e didattico e non solo tecnico".

L’attività formativa sarà spalmata sul periodo della stagione calcistica, e prevede incontri anche con i genitori, come quello di domani sera, presso il Parco Verde, per parlare di regole e obiettivi, in un patto educativo che stringono gli istruttori con i genitori. "Ci saranno momenti di osservazione, di incontro e di condivisione – spiega la psicologa Daniela Carpenzano, che insieme alla collega e psicoterapeuta Carolina Facci cura e coordina Play o.f.f. – questa è una novità nell’ambiente sportivo, dove non bisognerebbe mai dimenticare che ciascuno deve mantenere il proprio ruolo. Con questo progetto, anche le famiglie possono riflettere sul mandato degli istruttori, sulle proprie aspettative, sull’attenzione al benessere dei bambini. Un concetto che è al centro della filosofia dell’Asd Olmi, e proprio per questo forma i suoi istruttori".

Daniela Gori