
Il patron Vannino Vannucci
Pistoia, 10 settembre 2014 - PUBBLICO delle grandi occasioni per il 15° Memorial Vannucci, che si è svolto lunedì pomeriggio a Piuvica, nella sede dell’azienda, quest’anno con una novità, il forum sulle grandi imprese italiane familiari, una tavola rotonda con il professor Marco Vitale, economista d’impresa e docente all’università Bocconi e all’università di Pavia, nonché fondatore dell’università Carlo Cattaneo. «ABBIAMO voluto cambiare un po’ quest’anno - spiega Vannino Vannucci, titolare dell’azienda e presidente del Distretto vivaistico ornamentale di Pistoia -, non tralasciando ovviamente lo sport, che da sempre è la caratterisca distintiva di questa manifestazione. Ritengo, infatti, che in questo momento sia necessaria la condivisione dei percorsi economici e dell’azienda con altri imprenditori illuminati e importanti — di marchi come Technogym, 2mila dipendenti, per 400 milioni di fatturato quanti per De Cecco (1.200 dipendenti) e Ferragamo (3mila dipendenti, un miliardo e 200 milioni di fatturato) — che hanno aderito a questa iniziativa. Ovviamente abbiamo anche importanti personaggi del mondo sportivo, come l’ex arbitro Pierluigi Collina e Rizzoli e Sabatini della Roma».
A SOTTOLINEARE il valore delle imprese familiari che così tanto peso hanno avuto nella nostra storia è stato lo stesso professor Vitale. «E’ vero che tutto il manifatturiero vale solo il 20% del nostro Pil, ma è anche vero che dal punto di vista del sistema dei valori imprenditoriali e dello sviluppo questa parte di economia italiana ha un peso importantissimo e rappresenta la nostra speranza. Ma questa Italia — avverte Vitale — è a rischio perché oggi il paradigma economico non è quello dei valori, perché i termini di ragionamento sono finanziari. Si assiste a quella finanziarizzazione dell’economia che costituisce una vera peste per la continuità di alcune realtà imprenditoriali. E’ per questo — è la sua conclusione — che è necessario che le forze sane dell’imprenditoria italiana si uniscano, condividano i problemi e le loro soluzioni». E Vannino Vannucci ha voluto anche ricordare quanto sia fondamentale questo impegno per far sì che le imprese familiari continuino a svilupparsi anche in questa congiuntura che ha più ombre che luci. Prima di tutto — come aveva già sottolineato poco prima Giovanna Gentile Ferragamo — con un’apertura nei confronti della formazione dei giovani e nell’investimento sul territorio nel quale si opera.
TRA I PROGETTI in fiera di Vannucci il futuro campus che sarà luogo di scambiop di concoscenze ma anche di progettazione del verde, con il coinvolgimento dei paesaggisti. «Oggi accade — ha detto Vannino Vannucci — che i nostri acquirenti arrivino con progetti già fatti. Ma i produttori come noi hanno bisogno di indirizzi produttivi certi per orientarsi nel mercato mondiale, perché ci vogliono anni per far crescere una pianta. Quindi anche per noi è diventata una necessità forte conoscere prima queli sono questi indirizzi produttivi che il mercato richiede perché non possiamo permetterci di sbagliare». Parlando del settore vivaistico, Vannucci ha spiegato che al momento non ci sono ancora rilevanti segnali di ripresa, «però questo non vuol dire che dobbiamo lasciare la presa – ha aggiunto -, anzi, dobbiamo sicuramente insistere sulla qualità, sul prodotto e sulla soddisfazione del cliente e questo è un invito che faccio in primis alla mia azienda, ma anche a tutti i colleghi, perché sicuramente ci sono anche delle grandi opportunità, ma in questo momento ci sono anche delle grandi difficoltà». «Pistoia – ha ribadito Vannucci – ha sicuramente un primato, che è quello di un prodotto di altissima qualità e soprattutto diverso da quello che si trova in altre parti d’Europa, dobbiamo puntare su questa caratteristica e sul servizio offerto ai nostri clienti, dove sicuramente ci sono spazi per poter migliorare ancora». La 15esima edizione del Memorial si è aperta con un welcome drink nel «Salone del bosco», dove sono stati accolti i numerosi ospiti, ed è proseguita con la visita alla «Green Gallery», impreziosita dalle sculture della Fondazione Henraux.A conclusione del forum sulle grandi imprese familiari italiane si è svolto l’incontro conviviale con intermezzi dal vivo con strumenti etnici a cura di Ufip e della Fondazione Luigi Tronci, e con le performance musicali dei percussionisti Gennaro Scarpato e Ettore Bonafè. Patrizio Ceccarelli Cristina Privitera