Per Natale adotta un abete (vero)

L’iniziativa Coldiretti-Campagna Amica: così dopo le feste l’albero torna nel bosco per continuare a vivere

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Adotta un albero: è questa la nuova tendenza per gli alberi di Natale lanciata da Coldiretti e dall’azienda agricola che fa parte della rete Campagna amica "Il sottobosco" di Maresca. Gli alberi, al termine delle feste di Natale, potranno essere riportati al vivaio ottenendo la metà del prezzo pagato, come conferma Fabio Bizzarri, vivaista e ideatore dell’iniziativa. "Noi lo terreno in custodia e ce ne prenderemo cura fino al prossimo Natale grazie all’impiego di speciali vasi che tramite dei fori permettono alle radici di crescere una volta ripiantati. Quando l’abete sarà troppo grande per essere ospitato in casa sarà restituito al suo habitat naturale: il bosco".

Gli abeti sono allevati nella Foresta del Teso, sulla montagna pistoiese, ma per prenotarlo è sufficiente recarsi al mercato Campagna amica di Pistoia (via dell’Annona, 211), ogni sabato mattina. Parte così la rincorsa degli alberi naturali al predominio di quelli sintetici, che arrivano dalla Cina e impiegano oltre duecento anni prima di degradarsi nell’ambiente, contribuendo alla diffusione delle microplastiche nel suolo, nelle acque e nella catena alimentare. Il verde "naturale" vuole così tornare protagonista nelle case dei toscani in nome dell’ambiente, della biodiversità, della salvaguardia del bosco e della sopravvivenza delle imprese vivaistiche danneggiate dagli effetti della siccità e la cui presenza è fondamentale sopratutto nei territori marginali e montani per migliorare l’assetto idrogeologico e combattere l’erosione e gli incendi. Una soluzione ecologica, green, non solo perché non inquina ma perché produce ossigeno e assorbe l’anidride carbonica nel suo legno.

"Una sfida che non poteva che partire dalla Toscana, capitale degli alberi di Natale, con tre milioni di esemplari coltivati principalmente tra la montagna pistoiese e il Casentino – spiega Fabrizio Filippi, presidente di Coldiretti Toscana –. L’albero naturale concilia il rispetto della tradizione con quello dell’ambiente, a differenza delle piante di bassa qualità importate dall’estero che raggiungono l’Italia dopo un lungo trasporto con mezzi inquinanti e degli abeti di plastica che inquinano dieci volte di più. Ma non è solo questa la motivazione. Grazie agli alberi di Natale è possibile mantenere la coltivazione in molte aree di montagna con il terreno lavorato, morbido e capace di assorbire la pioggia in profondità prima di respingerla verso valle evitando i pericoli delle frane, mentre la pulizia dai rovi e dalle sterpaglie diminuisce il pericolo d’incendi. Quando si sceglie quale albero acquistare per Natale pensiamo anche a questi aspetti".

red.pt.