
PISTOIA Il 14 aprile 1995 Antonio Citera rilevava un forno aperto da metà degli anni Cinquanta in una Pistoia che stava...
PISTOIAIl 14 aprile 1995 Antonio Citera rilevava un forno aperto da metà degli anni Cinquanta in una Pistoia che stava attraversando una fase di importanti cambiamenti. Oggi, trent’anni e qualche giorno più tardi, il profumo del pane appena sfornato è ancora lo stesso, così come la dedizione di un’attività che nel frattempo è diventata punto di riferimento per la città. Nel cuore di Pistoia, il Forno Citera non è solo un luogo dove si acquista il pane, ma è anche un ambiente dove regnano tradizione, qualità, calore umano ed enorme passione. In un’epoca come quella odierna, in cui regnano le incertezze e anche i locali storici faticano a resistere, il Forno Citera celebra un anniversario che ha le sembianze di un vero e proprio miracolo quotidiano.
"Se siamo arrivati fin qui, è grazie alla fiducia dei nostri clienti – sottolineano Giusy e Antonio Citera –. Non smetteremo mai di ringraziarli per l’affetto e la costanza con cui, giorno dopo giorno, scelgono i nostri prodotti. In trent’anni sono cambiate tante cose, ma la nostra dedizione e l’amore per il lavoro sono rimaste le stesse. Pistoia ci ha dato tanto e noi cerchiamo qualcosa quotidianamente coi nostri prodotti". Per molti clienti affezionati, il Forno Citera è ormai parte integrante del tessuto storico pistoiese, dopo essere cresciuto assieme alla città ed averne accompagnato gli avvicendamenti prima di diventare un simbolo di continuità. Una longevità che oggi rappresenta un’eccezione, ma che dimostra come la qualità e il rapporto umano possano ancora fare la differenza.
Michele Flori