"Pallavicini Center" Asta andata deserta Ora è tutto da rivedere E si abbassa il prezzo

Nessun acquirente per la struttura in vendita a 8,8 milioni di euro. La prossima base sarà a 6,6 milioni, i creditori dovranno aspettare. L’edificio terminato dieci anni fa resta per gran parte vuoto e inutilizzato.

"Pallavicini Center"  Asta andata deserta  Ora è tutto da rivedere  E si abbassa il prezzo

"Pallavicini Center" Asta andata deserta Ora è tutto da rivedere E si abbassa il prezzo

L’asta da 8,8 milioni di euro che si è svolta ieri in modalità asincrona per la vendita del "Pallavicini Center" è andata deserta e quindi il tentativo di ridare vita ad un’area commerciale particolarmente rilevante per la città, ma in larga parte chiusa, per il momento non si concretizza. E’ questo quello che è emerso dall’appuntamento che era prefissato di fronte ai due curatori fallimentari incaricati, ovvero Gabriele Cappellini di Pistoia e Andrea Giotti di Massa e Cozzile unitamente al giudice delegato Nicoletta Curci. Adesso la procedura farà il suo corso ed andrà avanti, visto che dovrà essere fissata una nuova data con l’auspicio, soprattutto per i creditori che attendono da questa operazione la possibilità di riscuotere ciò che gli era dovuto, che possa esserci entro la fine dell’anno. A livello di cifre, invece, anche qui sarà valutato attentamente il paracadute per la nuova asta che, a meno di sorprese, dovrebbe vedere un ulteriore ribasso del 25% del prezzo base, arrivando pertanto a 6,6 milioni di euro. Sistemata la vicenda dell’area ex Breda (dove, fra l’altro, il cantiere è ancora completamente fermo dopo quasi un anno), il "Pallavicini Center" rappresenta al momento l’area più grande della città che si trova in questo tipo di procedura. Un edificio direzionale da 17mila metri quadrati terminato dieci anni fa ma che, in larga parte, risulta vuoto. Soltanto una parte è utilizzata con la presenza di uffici, studi medici, alcune palestre e attività di vario tipo. L’area rientra all’interno del fallimento della "Sirim Investimenti", la società che aveva come soci, tra gli altri, l’avvocato Andrea Baldi e l’ex patron della Pistoiese Orazio Ferrari che riprese tutta l’area destinata alla lottizzazione che vide un primo grande, e decisivo step, nel 2006 quando fu portato a compimento il centro commerciale Panorama ma, da lì in poi, iniziarono i problemi.

Nel "Center", infatti, i costruttori auspicavano che potessero arrivarci altri protagonisti della grande distribuzione (a lungo si è parlato di uno dei più importanti concessionari di auto a livello regionale, così come una catena dedicata alla vendita di elettrodomestici) ma tutto si fermò perché la previsione di strutture del genere previste dal Comune era già stata raggiunta e la pianificazione non fu mai rivista su scelta irremovibile di palazzo di Giano. Una vicenda che, ad un certo punto, prese anche la piega legale coi proprietari che inoltrarono un ricorso al Tar per chiedere la modifica sul piano ma anche i giudici dettero ragione al Comune. E, così, senza l’arrivo di altre grandi catene che potessero far rientrare la "Sirim Investimenti" dai costi di produzione, la società si è avviata al fallimento al cui interno il bene più prezioso è sicuramente rappresentato dal "Center" che, adesso, ovviamente continuerà a rimanere aperto e funzionante ma intanto la caccia ad un nuovo proprietario continuerà nei prossimi mesi.

Saverio Melegari