REDAZIONE PISTOIA

"Nuovi modelli per uomini e donne Così si batte la violenza di genere"

Oggi alla libreria Lo Spazio la blogger Carlotta Vignoli presenterà il suo libro "Maledetta sfortuna"

Come e perché attecchisce, e poi germoglia, il seme della violenza di genere? Come comprendere che quel che sembra amore, rispetto e libertà non è altro che odio, disprezzo, oppressione? E come si fa a spezzare l’eterna catena degli stereotipi di tipo patriarcale, di cui la nostra società è impregnata? Un cammino verso la comprensione in questo senso lo propone "Maledetta sfortuna. Vedere, riconoscere e rifiutare la violenza di genere" (Fabbri editori, 2021) di Carlotta Vagnoli, attivista e blogger dal grande seguito che sarà ospite della libreria Lo Spazio di via Curtatone e Montanara 20-22 oggi alle 18, in una chiacchierata a 360 gradi sul tema assieme all’avvocato Chiara Mazzeo, consigliera di parità della Provincia, e Ludovica Amato (richiesto green pass rafforzato, obbligo di mascherina Ffp2). Nel suo libro Vagnoli, a partire da dati oggettivi – come la media di un femminicidio ogni tre giorni per mano del compagno della vittima – descrive sì il fenomeno, ma sottolinea in particolare come la violenza di genere si possa combattere e dunque sconfiggere solo formando nuove generazioni di uomini e donne.

"Vagnoli – spiega l’avvocato Mazzeo, già legale del centro antiviolenza Liberetutte di Montecatini Terme, che da circa vent’anni osserva questo fenomeno – si concentra sui comportamenti stereotipati maschili, per colpa dei quali, tra l’altro, la donna italiana sarebbe tutt’ora relegata ad un ruolo marginale nel mondo del lavoro, che la indebolirebbe sul piano economico, rendendola, quindi, un bersaglio più facile della violenza di genere. Non possiamo tuttavia ignorare come tanti di quegli stereotipi che Vagnoli individua siano anche di appannaggio femminile, come quello ad esempio di ritenere l’educazione e l’accudimento dei figli un ruolo precipuamente materno. Siamo tutti vittime di pregiudizi, uomini e donne, ed è solo avviando una riflessione condivisa sui rapporti di forza che regolano una relazione di coppia che si possono offrire nuovi modelli comportamentali ai quali, ci si augura, le nuove generazioni possano conformarsi".