PIERA SALVI
Cronaca

"Il Pd condivide l’appello di 12 sindaci"

"Il Partito democratico aglianese è per la completa pubblicizzazione della società Publiacqua". Lo comunica la segreteria del Pd di...

"Il Partito democratico aglianese è per la completa pubblicizzazione della società Publiacqua". Lo comunica la segreteria del Pd di...

"Il Partito democratico aglianese è per la completa pubblicizzazione della società Publiacqua". Lo comunica la segreteria del Pd di...

"Il Partito Democratico aglianese è per la completa pubblicizzazione della società Publiacqua". Lo comunica la segreteria del Pd di Agliana, guidata dal segretario Andrea Acciai (in foto), informando che condivide l’appello di dodici sindaci dell’Ato Centro per rendere pubblica al cento per cento la società Publiacqua. Il Pd richiama anche quanto stabilito nello Statuto del Comune di Agliana: "Siamo convinti che questa posizione sia l’unica che può dare piena attuazione al principio “Acqua bene comune“, inserito nello Statuto comunale di Agliana tra i "Principi fondamentali" dall’amministrazione a guida Pd nel mandato 2009-2014".

La segreteria Pd richiama anche l’esito del referendum del 2011: "Ricordiamo la volontà espressa da 27 milioni di italiani che nel referendum del 2011, con un quorum del 54% e il 94% dei sì, che votarono per la gestione pubblica del servizio idrico. Ricordiamo che il referendum – evidenziano dal Pd – è uno strumento di esercizio della sovranità popolare, il cui esito vincola i legislatori. Purtroppo in questi quasi quindici anni niente è stato fatto in quella direzione, alimentando così la sfiducia nello strumento referendario e nella politica tutta".

La segreteria Dem porta l’attenzione sul referendum dell’8 e 9 giugno, su disciplina del lavoro e cittadinanza e afferma: "Pertanto, alla vigilia del referendum dell’8 e 9 giugno, che il Pd di Elly Schlein sostiene convintamente con cinque sì, riteniamo che sia doveroso, oltre che condivisibile, fermare la gara per la ricerca del socio privato di Publiacqua per ulteriori trent’anni e acquistare le quote – concludono dal Pd –, così da rendere il gestore al cento per cento pubblico, come invocato nel 2011 da 27 milioni di cittadini".

Piera Salvi