Non vuole andare in carcere. E sale sul tetto, ore di trattative

La situazione si è risolta a tarda sera ed ha impegnato vigili del fuoco, 118 e polizia. Strada chiusa al traffico

PISTOIA

Si è protratto fino alla tarda serata di ieri l’intervento della Polizia di Stato per convincere un uomo a scendere dal tetto di casa dove era salito per non tornare in carcere. E’ questo infatti il retroscena del dramma che si è compiuto a partire dal primo pomeriggio di ieri a Spazzavento e che ha mobilitato a lungo le forze dell’ordine, sia per regolare il traffico che per mantenere, insieme ai vigili del fuoco, le condizioni di sicurezza per l’uomo che minacciava costantemente di lanciarsi nel vuoto.

L’uomo, di circa trent’anni, da quanto abbiamo appreso, si trovava nella sua abitazione agli arresti domiciliari quando, poco dopo le due, una pattuglia della polizia si è presentata alla porta di casa con una notifica di aggravamento della misura cautelare che era già in corso. Di lì a poco sarebbe dovuto tornare in carcere. Ma in modo del tutto imprevedibile è salito sul tetto della casa e lì è rimasto, irremovibile fino a tarda sera. Sul posto, oltre alla Volante, è intervenuta la Squadra Mobile della questura di Pistoia nel tentativo di convincerlo a non gettarsi nel vuoto, e quindi a scendere in sicurezza per poter essere affidato alle cure del 118 ed essere accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale San Jacopo, anche alla luce del suo stato di agitazione. La situazione si è risolta soltanto a tarda sera e quando anche il freddo stava mettendo l’uomo a dura prova.

In un primo momento non appena è scattato l’allarme, anche il traffico ha pesantemente risentito della situazione perché i pompieri, per garantire la sicurezza di tutti, hanno immediatamente chiuso la Lucchese. Poi il transito delle auto è stato deviato dalla polizia municipale ed è quindi ripreso.