"Noi non ci arrendiamo Siamo pronti al ricorso"

Gli ambientalisti impugneranno la decisione del tribunale di escludere tutte le associazioni dal processo per l’incendio della discarica del Cassero

Le associazioni ambientaliste non ci stanno. Impugneranno la decisione del tribunale di Pistoia di estrometterle dal processo per il rogo della discarica del Cassero, avvenuto la sera del 4 luglio 2016. "Non condividiamo le motivazioni del tribunale – scrivono Italia Nostra onlus, Forum Ambientalista Odv, Legambiente-Circolo di Pistoia e Zero Waste Italy-Rifiuti Zero Italia – di escludere la nostra partecipazione, come parti civili, dal processo penale, dal momento che contraddicono completamente quanto fu espresso dal giudice per le udienze preliminari, Luca Gaspari che oltre ad aver riconosciuto, sulla base di tutta la cospicua documentazione, la nostra legittimazione a costituirci parti civili ha, addirittura, emesso, anche nel nostro interesse, un provvedimento di sequestro conservativo. Le argomentazioni del tribunale – si legge sul comunicato diffuso ieri – non hanno tenuto conto dell’intensa, concreta e continua attività da noi svolta per la tutela dei nostri fini statutari, ampiamente documentata dalle numerose segnalazioni, esposti, diffide, e denunce depositate e inviate nel corso degli anni, nonché dalle molteplici iniziative promosse per sensibilizzare la popolazione sulla tutela dell’ambiente e della salute, ma anche sull’abbattimento dell’utilizzo delle discariche". Le associazioni rilevano come il Tar: "Sempre più frequentemente, stia sancendo la carenza di legittimazione delle associazioni ambientaliste". Indicano alcune norme di legge a loro sostegno, a partire dalla Costituzione fino alla sentenza del Consiglio di Stato del 17 maggio 2022, numero 3885 che: "Riconosce una legittimazione ad agire ex lege alle associazioni ambientaliste accreditate dal Ministero dell’Ambiente, a prescindere da una valutazione caso per caso.

"Stiamo – si legge ancora – valutando, con i nostri legali (avvocati Diego Capano del Foro di Prato per Italia Nostra, Graziella Sarno di Firenze per Forum Ambientalista, Floriana Cepele di Prato, per Legambiente-Circolo di Pistoia e Zero Waste Italy- Rifiuti Zero Italia), tutte le iniziative, anche a livello internazionale, da promuovere celermente, dal momento che il provvedimento, emesso il 14 settembre potrà essere impugnato solo alla fine del dibattimento, le cui udienze sono state già calendarizzate fino a marzo 2023". L’esclusione, osservano le associazioni, rischia quasi di essere letta come una circostanza di "positivo apprezzamento". Più importante è: "Il messaggio di come le decisioni giudiziarie siano tra di loro contrastanti rispetto a uno tra i più importanti diritti dell’uomo, la tutela ambientale. Noi continueremo a perseguire, con il solito massimo impegno, e in ogni sede, i nostri obiettivi statutari, nell’interesse non solo degli associati, ma di tutti gli esseri viventi".