"Noi, assaltati dai cani pastore"

Paura nei boschi dell’Orsigna per una famiglia di Prato con due bambini

La cagnolina Daphne con il padrone prima di cominciare l’escursione

La cagnolina Daphne con il padrone prima di cominciare l’escursione

Pistoia, 13 settembre 2019 - Circondati da tre grossi cani che avevano appena finito di dare l’assalto a un’altra bestiolina. Inseguiti per chilometri. Camminando a passo svelto tenendo i bambini con una mano e i bastoni con l’altra. E’ la disavventura capitata mercoledì da una famiglia di Prato, che aveva deciso di passare una giornata fra i boschi di Orsigna. «lo, mio marito, mio figlio e un suo amico, entrambi di dodici anni, insieme allla nostra cagnolina, una golden retriver, stavamo venendo giù dal rifugio Porta Franca percorrendo il sentiero 35 – racconta Francesca Sbrana –. Usciti dal sentiero sull’ultimo tratto di strada che porta fino a Orsigna, ci siamo imbattuti in un gregge di capre guidate dal pastore e da tre maremmani che si sono scagliati contro di noi e sopratutto contro il nostro cane».

Ha inizio così la grande paura. Nel tentativo di difendersi, la cagnolina di nome Dafne è scivolata in un dirupo. I tre pastori maremmani non si sono fermati, si sono avventati su di lei sparendo nella vegetazione tra abbai e guaiti. «Avevo già dato per morta la mia canina», continua a raccontare Sbrana ancora terrorizzata. Dopo alcuni interminabili attimi, il pastore non ha fatto altro che richiamare i suoi cani invano per poi andarsene senza di loro. «Noi ci siamo precipitati giù per la strada chiamando la nostra canina. Dopo diversi centinaia di metri l’abbiamo ritrovata viva ma sempre sottomessa ai maremmani e un po’ ferita. A quel punto – continua – l’ho presa al guinzaglio e ho cercato di allontanarla».

Niente da fare: i maremmani hanno continuato a seguire la coppia con i due bambini, che cercavano di far loro paura brandendo dei bastoni. «Ci hanno seguiti per un paio di chilometri facendo branco e cercando di accerchiarci. Camminando ho chiamato i carabinieri, che hanno allertato il soccorso alpino e i vigili del fuoco. Sono arrivati quando ormai eravamo riusciti a scappare, stremati dalla paura e dalla stanchezza. «Ci è andata bene, ma quanta paura», conclude Francesca.