MICHELA MONTI
Cronaca

Un partner straniero per la boutique Fagni: "Presto l'ampliamento"

Lo storico negozio ha ceduto quote per ingrandirsi

Alessandro Fagni

Pistoia, 17 luglio 2016 -  I «rumors» in città si rincorrevano da tempo e la conferma è arrivata in queste ore. La storica boutique Fagni di via Curtatone è ora anche nelle mani di un gruppo straniero che ha deciso di investire nel nostro territorio. Un semplice rilevamento di alcune quote per rilanciare il negozio e ingrandirlo. A spiegare la novità è proprio Alessandro Fagni che , tiene a precisare, «resta a tutti gli effetti a capo della boutique guidata dalla sua famiglia da decenni». «Un gruppo estero di cui preferisco non fare il nome si è interessato alla nostra attività – racconta – Una volta messi a tavolino abbiamo studiato un modo per ingrandirci e investire sulla città. Stiamo pensando a costruire un secondo piano e prendere nuove marche di lusso per i nostri clienti. Non solo oltre all’abbigliamento allargheremo l’offerta commerciale anche a bigiotteria e occhiali di lusso».

La boutique Fagni è nata nel 1945 come negozio di stoffe e tessuti per abiti, negli anni la famiglia ha inserito collezioni d’abbigliamento ed oggi, con uno showroom moderno, propone alcuni dei migliori nomi della moda italiana. Con questo ulteriore passo deciso dai vertici, l’obiettivo è quello di diventare un punto di riferimento per gli acquisti di alta moda. «Non cambierà nulla a livello operativo – sottolinea Alessandro Fagni –. Io e mio fratello resteremo alla guida del negozio e continueremo a gestire tutta la parte commerciale». «I nuovi investitori ci hanno lasciato carta bianca. Faremo partire i lavori per rinnovare il punto vendita molto presto. Pensavamo ad agosto o il prossimo febbraio. Una volta ingranditi gli spazi potremo iniziare a veicolare diverse novità nella città».

Insomma un salto esclusivamente basato sulla «qualità». «Eleveremo la boutique – commenta – Grazie all’investimento di questo gruppo estero saremo in grado di offrire più prodotti ai nostri clienti. Abbiamo accettato la sfida proprio per questo, per consentire al nostro punto vendita di crescere di diventare qualitativamente importante. Questa era e resta il nostro obiettivo primario».