Musei, nuovo regolamento "Così nella rete regionale"

L’approvazione in consiglio comunale. Accolti alcuni emendamenti dell’opposizione. Possibilità per l’adesione al sistema nazionale

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Regole uniche per tutti i musei pubblici della città (Museo palazzo comunale, Palazzo Fabroni, casa-studio Melani, Spedale del Ceppo) in modo da poter concorrere alla qualifica di museo di rilevanza a livello regionale e aderire al sistema nazionale. Queste alcune delle principali novità del nuovo regolamento dei Musei civici approvato con 20 voti favorevoli e l’astensione della minoranza. Il via libera del consiglio è arrivato dopo tre commissioni consiliari e due sedute dell’asemblea nella quale sono stati discussi (e in buona parte accolti) diversi emendamenti di maggioranza e opposizione. l provvedimento è stato presentato in aula dal sindaco Alessandro Tomasi, che ha delega alle politiche culturali. "Il nuovo regolamento – ha detto – è una vera e propria ‘carta di identità’ dei musei per tracciare le linee future di questo importante settore che riguarda il nostro patrimonio storico e artistico. Il precedente regolamento, approvato nel 2006, riguardava solo il Museo civico di arte antica di Palazzo comunale. Il nuovo regolamento è un prerequisito richiesto, anche dalla Regione, non solo tra i criteri per l’accreditamento, ma anche per una strategia politica culturale al fine di creare una rete capace di progettare e di intercettare finanziamenti, come fatto in questi anni, con strategie comuni in ambito culturale, facendo rete e condividendo le strategie". Numerosi gli interventi in aula. Per Pistoia concreta, dalla maggioranza, è intervenuta Benedetta Menichelli: "Questo regolamento ha un obiettivo alto: ovvero, concepire il sistema museale come fondamento dello sviluppo della città, fondamento culturale ed economico. Non solo un sistema che si occupa di conservazione, ma anche di promozione e di sviluppo, una promozione che deve essere nazionale ed internazionale in sinergia, necessaria e imprescindibile con il turismo".

"Questo regolamento va visto nel suo complesso – ha sottolineato il capogruppo M5S Nicola Maglione – tenendo conto dell’aspetto artistico e turistico come traino e sviluppo della città, aspetto sottostimato e non adeguatamente sostenuto da questa amministrazione". "Abbiamo dato la risposta migliore a chi, non avendo argomenti, vorrebbe dipingere l’opposizione come solo polemica – ha evidenziato il capogruppo Pd Walter Tripi –. Di fatto, grazie a nostri emendamenti abbiamo rivoluzionato e nettamente migliorato un regolamento che politicamente era piatto e poco coraggioso". Per Forza Italia, Iacopo Bojola: "Ritengo che la previsione di istituire un direttore artistico che affianchi quello amministrativo sia poco praticabile, se consideriamo che il settore ha solo tre dipendenti e che le risorse sono assai risicate".