REDAZIONE PISTOIA

Multe ai negozi per la pubblicità, scoppia la polemica

La parrucchiera sanzionata ospite di RaiDue. Crescono le proteste

La parrucchiera Elena Balli (foto Quartieri)

Pistoia, 11 ottobre 2014 - Una multa di oltre 400 euro per un manifesto affisso in un negozio non passa inosservata. Se poi, di casi simili, ce ne sono altri 500 e più in una piccola città di provincia, è quasi inevitabile che l’eco si sparga lontano. Così, il caso di Elena Balli, sanzionata per un poster pubblicitario attaccato sulla vetrina del suo negozio di parrucchiera, è balzato all’attenzione delle cronache nazionali. La titolare del "New shine by Elena" di via degli Orti è stata intervistata nella puntata di giovedì sera di Virus Il contagio delle idee, trasmessa su Rai2. Un programma molto seguito, che sempre giovedì ha avuto fra gli ospiti anche il presidente del Consiglio, Matteo Renzi.

All'intervistatore un po’ interdetto la parrucchiera pistoiese ha raccontato della multa da 478 euro che le è stata comminata dall’Abaco spa, società concessionaria di Palazzo di Giano per l’imposta comunale sulla pubblicità e il diritto sulle pubbliche affissioni, per un piccolo poster. Balli l’aveva già raccontato in settembre al nostro giornale, precisando che la sanzione le era stata recapitata via raccomandata, senza che nessuno si fosse prima presentato al suo negozio consentendole così di difendersi o semplicemente di informarsi. Perché Balli e i tanti commercianti multati negli ultimi mesi per lo stesso motivo, per la legge sono decisamente in fallo. Per le loro affissioni avrebbero dovuto chiedere il permesso e pagare l’imposta relativa. Niente da eccepire, se non quella strana "concentrazione" di sanzioni salatissime in un unico periodo, che in città stanno facendo discutere.

"Chiediamo all’amministrazione — dice Tamara Bracali, responsabile territoriale Cna Pistoia — di rivedere i regolamenti sulle pubbliche affissioni e le pubblicità, per renderli più conformi alla realtà. Nell’episodio di Balli la buona fede è evidente e in un momento come questo non ha senso far pagare ai negozianti centinaia di euro". Percentuali sulle sanzioni vanno a ingrossare le tasche di concessionario e Comune. "Ma quanti verbali sono stati elevati fino a oggi per il mancato pagamento dell’imposta?", chiede il capogruppo in Consiglio comunale Progetto Toscana, Andrea Betti in un’interpellanza critica anche verso "l’assordante silenzio" delle associazioni di categoria.

La risposta l’aveva già data alcune settimane fa dai banchi dell’opposizione il consigliere Pdl, Alessandro Tomasi. Gli risultavano 560 esercenti multati dall’inizio dell’anno in tutto il territorio comunale, per poster, cavalletti con i prezzi, piccoli manifesti. "Mi sembra chiara — afferma adesso Tomasi — la necessità di rivedere leggi e regolamenti, pensati negli anni ’90: un’altra epoca. E’ indecente che per fare cassa, Stato ed enti locali continuino a strizzare in questo modo piccoli e medi imprenditori, in un periodo grave come quello attuale".