"Assolto perchè il fatto non sussiste". E’ con formula piena che il giudice monocratico Pasquale Cerone ha accolto, ieri mattina, in tribunale, la richiesta di assoluzione da parte della pubblica accusa per l’ex dirigente della Breda, l’ingegnere Roberto Cai, che era imputato di omicidio colposo per la morte, per mesotelioma pleurico, di Enio Ceccherini, che aveva lavorato nello stabilimento di via Ciliegiole dal 1964 al 1990. Cai era difeso dall’avvocato Andrea Niccolai di Pistoia che ha accolto con soddisfazione la sentenza di assoluzione così come il suo assistito, che oggi ha 86 anni. "In attesa di conoscere le motivazioni – commenta per noi l’avvocato Niccolai – “il fatto non sussiste“ mi fa pensare che il giudice abbia considerato due aspetti: il primo è che Cai arriva alla Breda in posizione di garanzia nel 1979 e cioè quando le emissioni di amianto erano cessate, perchè nel novembre del 1978 era cessata la spruzzatura. Ceccherini, secondo l’Inail, era stato esposto dal 1964 al 1981, e se anche ci fosse stata una esposizione modesta tra il 1979 e il 1981, non esiste legge scientifica che confermi che il periodo finale abbia contribuito alla certezza della morte per mesotelioma. L’ingegnere Cai è sotto processo da tanti anni – conclude Niccolai – e sono contento che sia stata definita questa penultima posizione". Il rinvio a giudizio di Cai, assolto, anche in appello, come gli altri ex dirigenti di San Giorgio, Breda e AnsaldoBreda, nel processo per i 17 morti d’amianto che si era concluso nel 2008 era stato l’esito, nel febbraio di quattro anni fa, dell’udienza preliminare. Il pm Luigi Boccia all’epoca aveva chiesto il non luogo a procedere (e prima ancora l’archiviazione, non accolta dal giudice Patrizia Martucci che dispose l’imputazione coatta), poi il giudice Gaspari ritenne necessario il vaglio del dibattimento. Ceccherini, i cui familiari non erano parte civile perchè la famiglia era stata risarcita, aveva ottenuto il riconoscimento, da parte dell’Inail, all’esposizione alle fibre dal 1964 al 1981. Era stato carpentiere saldatore, montatore, allestitore e aggiustatore e aveva lavorato nel capannone A. Morì nel marzo del 2015.
l.a.