ARIANNA FISICARO
Cronaca

"Menù con pochi piatti" La petizione per la mensa

Il Comitato dei genitori all’attacco per i pasti dei ragazzi delle scuole "Ci sono tanti problemi, ai bimbi del secondo turno spesso tocca cibo freddo"

di Arianna Fisicaro

Cibo poco curato nella presentazione ma soprattutto poco variato nel menù predisposto dalla dietista della Asl. Un problema che si ripresenta da tanti anni ai rappresentanti del comitato mensa il cui rinnovo automatico passa spesso senza troppa pubblicità nella scuola. Così i genitori delle scuole di Monsummano si sono mossi con una raccolta firme per cambiare la carta mensile dei pasti che vengono somministrati ai bambini fino ai dieci anni.

"Quello dei pasti è un problema di lunga data – spiega Francesca Arestia, un genitori tra i promotori della raccolta firme della petizione per il cambio del menù – che pone diverse questioni su cui riflettere. Ad esempio, i bambini del secondo turno di pranzo mangiano tardi e spesso il cibo è già freddo. Ci sono settimane intere in cui un particolare cibo, come i legumi, viene proposto tutti i giorni, quindi chi non mangia quel particolare alimento rischia di non mangiare per tutta la settimana. Così i genitori chiedono spesso il pasto in bianco, sostitutivo. Adesso la mensa ha fatto sapere ai genitori che i pasti in bianco sono troppi e che quindi devono essere richiesti solo per particolari necessità. Poi quest’anno c’è stata meno attenzione nel presentare i piatti. Spesso ci sono bambini che non mangiano cibo che è stato toccato da altre pietanze non gradite nel piatto – prosegue il genitore – e quindi di conseguenza non mangiano nulla. Probema arginabile questo con piatti con i divisori ad esempio". Ma il problema resta il menù predisposto dalla Asl. "Ai bambini – continua Arestia – possono bastare cibi semplici. Ad esempio, la semplice pasta al pomodoro sarebbe sicuramente più gradita e sana che la pasta rosè, a cui viene aggiunta la panna, che non tutti mangiano. Molti bambini non mangiano il formaggio e se viene loro presentato il piatto di pasta con sopra il formaggio, si rischia che non mangino nulla. Comprendo che sono attenzioni che possono richiedere un po’ più di tempo ma sarebbero a favore di un servizio migliore". Il costo del singolo pasto alla mensa è di 5,70 euro giornaliere e dopo otto ore di scuola i bambini tornano a casa spesso digiuni.

Con la petizione i genitori chiedono alla Asl di cambiare il menù "con un’equa divisione dei nutrienti su base giornaliera e non settimanale – come si legge nella petizione stessa – usare piatti con divisori, una maggiore attenzione ai condimenti, visto che è stato rilevato più volte troppo o addirittura l’assenza di sale, non aggiungere i formaggi nel primo piatto ma far scegliere alle famiglie, poter richiedere un pasto in bianco senza essere obbligati a presentare un certificato medico come ci ha richiesto la mensa".