Medico no vax, diciotto pazienti senza difese

Cinquanta si sono sottoposti ai test sierologici: uno su tre non ha sviluppato anticorpi contro il virus. L’Asl propone una nuova vaccinazione

Federico Calvani, medico no vax arrestato (Acerboni/FotoCastellani)

Federico Calvani, medico no vax arrestato (Acerboni/FotoCastellani)

Pistoia, 14 gennaio 2022- Un terzo dei pazienti del dottor Federico Calvani testati dall’Asl non avrebbe sviluppato gli anticorpi al Covid e dunque non sarebbe stato vaccinato dal medico no vax. Si complica dunque la posizione del professionista della montagna agli arresti domiciliari con l’accusa di aver gestito un giro di vaccinazioni simulate per il green pass.

"Io ho sempre vaccinato regolarmente chi me lo ha chiesto. Sono a posto su questo aspetto. Per gli altri? Ho solo fatto il favore a chi era davvero contrario al vaccino": così si sarebbe sempre giustificato il dottor Calvani, che è difeso dall’avvocato Stefano Panconesi. Una tesi che avrebbe sostenuto anche davanti ai magistrati che lo hanno ascoltato. Ma ora arrivano i primi risultati sui test del dosaggio degli anticorpi al Covid sul gruppo di pazienti, suoi assistiti, che si sono sottoposti per primi allo screening proposto dall’Asl. I test sono iniziati lunedì al Piot di San Marcello. Nella scorsa settimana, l’azienda sanitaria ha contattato 134 assistiti del medico di medicina generale che operava nella Montagna Pistoiese, a San Marcello, Abetone e Marliana. I pazienti sono stati invitati ad effettuare il test di dosaggio anticorpi anti-spike SarsCov2 per valutare il loro stato anticorpale. Di questi, 50 assistiti del medico hanno accettato di sottoporsi ai controlli e 18 sono risultati negativi, cioè "non hanno sviluppato – precisa l’Asl in una nota – una risposta anticorpale". Per loro l’azienda ha organizzato una seduta straordinaria per la somministrazione dei vaccini anti Covid. 

Si tratta solo dell’inizio di un’indagine che non si chiude qui. Intanto, c’è un dato significativo: un paziente su tre di quelli testati non avrebbe sviluppato difese contro il Covid, dunque non sarebbe stato davvero vaccinato. Non solo, molti degli altri pazienti sono andati dal medico solo per la dose booster, quindi gli anticorpi prodotti e rintracciati dal test potrebbero derivare dalle altre somministrazioni. 

Sono centinaia le sedute vaccinali che sono sotto la lente degli inquirenti. Non solo quelle eseguite sui pazienti mutuati del medico, ma anche quelle elargite (è il caso di dirlo, visto che il medico non si faceva pagare dai pazienti per questi favori) anche a chi veniva da fuori provincia: da Firenze, da Prato, da Lucca e da Pisa. Una fama, quella conquistata dal dottore, che oltrepassava i confini di Pistoia per raggiungere capillarmente la comunità no vax. 

Secondo i calcoli dell’Asl, sarebbero circa 700 le somministrazioni eseguite da Calvani, tra prime e seconde dosi. Di queste almeno 200 sarebbero state effettuate su persone che non erano pazienti del dottore. Ma c’è anche un altro aspetto che potrebbe complicare la posizione del medico. I pazienti che si sono sottoposti a vaccinazione convinti che si trattasse di una seduta regolare e che oggi invece hanno scoperto di non avere difese contro il Covid potrebbero richiedere di essere risarciti, per essere stati esposti inconsapevolmente al rischio di contagio. L’Ordine dei medici di Pistoia, che ha già provveduto a sospendere il dottore, ha annunciato che si costituirà parte civile in un eventuale processo a carico del medico. 

Martina Vacca