
Aperte le buste per la cooperativa di Legnaia. C’è un possibile acquirente per questo pezzo di storia di Firenze, nato nel 1903 per mano dei coltivatori della piana fiorentina, che è finito in vendita dopo un dissesto finanziario certificato che ha determinato la liquidazione coatta amministrativa. A presentare un’offerta da 5 milioni per il boccone più appetitoso, ossia il complesso di Sollicciano, è stato un raggruppamento d’imprese composto dal gruppo Mati 1909 e da Flora Toscana, una cooperativa florovivaistica con sede a Pescia, insieme a Viridea, colosso milanese degli articoli da giardino. La cooperativa Parco dell’Oltregreve, formata dagli ex lavoratori, ha dieci giorni di tempo da venerdì per esercitare il diritto di prelazione pareggiando l’offerta presentata; in caso contrario l’asta sarà aggiudicata e vedremo quale sarà il piano industriale per la nuova Legnaia. Il raggruppamento di imprese ha puntato diretto sul centro commerciale con annesso vivaio di Sollicciano. Un’area di 75.838 metri quadrati di superficie interamente recintati. Un terreno che però è vincolato all’uso da parte di un soggetto con finalità agricole; cosa che ha tagliato fuori per esempio le normali imprese di grande distribuzione. Nessuna offerta invece per il magazzino di Borgo San Lorenzo e per l’altra area adiacente a quella di Sollicciano, dove si trovano serre e spazi dismessi. Col fiato sospeso una sessantina di lavoratori; una parte di loro non ha aderito al progetto di formare una cooperativa e rilevare il tutto, quindi aspetta di capire quali saranno i programmi della nuova proprietà. Dall’altra gli ex dipendenti che invece stanno facendo di tutto per tenere a Firenze la cooperativa, da sempre un punto di riferimento per gli agricoltori della piana fiorentina e un punto vendita per la filiera corta che negli anni è stato apprezzato da tanti.
Fabrizio Morviducci