
I trucchi per farsi aiutare da complici esterni durante l’esame teorico della patente ormai si sprecano, dal mini-auricolare quasi invisibile inserito nell’orecchio, per ricevere le risposte ai quiz, alla telecamera nascosta sotto la camicia, con l’obiettivo inserito nell’asola al posto del bottone, per inquadrare le domande e farle arrivare al complice che poi ti passa le risposte attraverso lo smartphone, a sua volta collegato al mini-auricolare.
Ma in quanto a fantasia, l’ultima messa in atto da un 30enne nigeriano, che ha fatto di necessità virtù, le batte tutte. Almeno finora. Il giovane straniero ha avuto l’idea di nascondere una microcamera tra uno strato e l’altro del tessuto che compone la mascherina anti-covid, ma è stato scoperto dai poliziotti della polstrada di Pistoia e denunciato. Il dispositivo infatti era ingombrante ed è stato notato quasi immediatamente.
Ad insospettire gli agenti è stato proprio il rigonfiamento insolito della mascherina e il fatto che l’aspirante autista portasse troppo frequentemente le mani alla bocca, adottando una postura innaturale, come a voler nascondere qualcosa.
Gli investigatori della polstrada, accortisi dell’inghippo, hanno quindi atteso la conclusione della sessione di esame per svelare il trucco: dentro il doppio strato della mascherina indossata, era stata predisposta una piccola telecamera collegata a un dispositivo che, attraverso lo smartphone, trasmetteva al suggeritore le immagini delle schede dei quiz.
I poliziotti, da tempo attenti a contrastare il pericoloso fenomeno, hanno quindi denunciato il furbetto dell’esame e sequestrato tutto il materiale utilizzato per la truffa, mentre proseguono le indagini per individuare il complice, tra l’altro neanche troppo preparato: gli errori nella scheda del nigeriano sono infatti risultati oltre i quattro consentiti.
Patrizio Ceccarelli