Tornare a far giocare i bambini, fuori casa: concetto semplice semplicissimo quasi banale, ma purtroppo oggigiorno di difficile applicazione e attuazione. Perché i bimbi vivono affollatissime solitudini e non per scelta: è l’attuale società e i suoi simboli a imporlo. Tornare a far muovere i nostri pargoli: ci stanno provando, con successo, Sary Rosa e l’impresa sociale Luce per Tutti di Pistoia (con Sary, preparatore atletico conosciuto e stimato, la professoressa Serena Nistri e ancora Alessio Calistri, Simone Bardi e Jacopo Grasso). Se avete giovanissimi dai 3 agli 11 anni d’età, potete portarli a giocare, il giovedì dalle 17.15 alle 18.15, alla palestra Marini, in Piazza San Francesco. "Anche quest’anno diamo vita al corso denominato ‘Gioco collaborativo non competitivo’ – spiega Rosa –. L’approccio è psico-pedagogico: non si chiede a piccoli e piccolissimi il risultato, non sono frustrati: si gioca e basta, collaborando con i compagni. La soddisfazione non è quindi personalizzata, ma di gruppo. Ripetiamo l’esperimento, che ha avuto buon riscontro, dell’anno passato. Abbiamo iniziato con l’intento di far fare attività motoria ai bambini dai 6 agli 11 anni, ma poi se ne sono presentati alcuni dai 3 ai 7 e deciso di farli giocare tutti assieme. Si gioca con le luci e le ombre, si gioca insieme, normodotati e diversamente abili, senza distinzioni. Cerchiamo di tirar fuori la nostra e la loro fantasia".
"Ogni volta ci sono da disporre a terra 8 tappetoni – aggiunge –, con cui dare vita alla nostra Pistoia: da lì nascono autentiche storie. Ecco che il bimbo si trova ora sull’argine dell’Ombrone ora in Piazza del Duomo e fantastica". Si gioca come 40 anni fa, quando i più fortunati correvano ore e ore in campagna, tra interminabili partite di pallone e improvvisate avventure all’aperto, e gli infanti cittadini cercavano spazi verdi per poter scaricare tutta la loro energia. "Ci immaginiamo fiumi e colline, pianure e montagne, zone alberate e altre con laghi e animali al pascolo – è ancora Rosa a raccontare –. Luce per Tutti organizza pure corsi estivi gratuiti, conferenze e attività ludiche. Ma, scusate, a voi chi ha parlato di noi?". Domanda intelligente. La voce di questo corso è arrivata col passaparola: in tempi come quelli odierni, un mezzo miracolo di socialità. Di vita vera, reale, non virtuale. "E allora benvenuti: siamo aperti a tutti, l’importante è lasciarsi andare e giocare. Non è facile star dietro ai bimbi, ma è tanto, troppo bello". Una gioia che schiude la porta del cuore.
Gianluca Barni