"Lotta alla burocrazia e progetti importanti"

La presidente Zarrini mette in fila le priorità da sottoporre alla nuova amministrazione. Ecco i temi del confronto

Migration

Inizia il secondo mandato del sindaco Alessandro Tomasi e il mondo degli ordini professionali fa presenti le proprie richieste e individua le priorità sulle quali dover lavorare nei prossimi cinque anni. Secondo la presidente dell’ordine degli architetti Serena Zarrini il primo nodo da sciogliere è riuscire a semplificare l’accesso all’ufficio tecnico per i professionisti. "Per noi architetti sarebbe essenziale poter fruire dell’ufficio tecnico comunale in maniera più libera e potendo contare su una maggiore disponibilità, per poter accelerare il lavoro di pratiche e poter fornire risposte in tempi celeri ai cittadini". La categoria spera inoltre nell’utilizzo esteso delle tecnologie digitali per innovare i procedimenti amministrativi, per dare certezza dei tempi ai cittadini, agli operatori e alle imprese, combattendo la burocrazia.

E poi la proposta di affidare la progettazione di opere importanti ai liberi professionisti: "La progettazione di opere importanti destinate a modificare sensibilmente il tessuto urbano e il paesaggio dovrebbe essere affidata ai liberi professionisti. Alla pubblica amministrazione spetta il compito di programmare e vigilare sull’intero processo per giungere a una progettazione di alta qualità. Nello specifico si dovrebbe porre un freno all’appalto integrato, abolendo la possibilità di svolgere gare sulla base del solo progetto preliminare – spiega Zarrini –. Inoltre si dovrebbe fare spazio ai concorsi rivolti soprattutto ai giovani professionisti". Per uno sviluppo sostenibile Pistoia dovrà riusare e rilanciare la città e l’architettura esistente, favorendo un recupero responsabile del patrimonio esistente. "Prima avviene il recupero dell’ex Breda e meglio è per la città. Il progetto è un po’ datato, sarebbe auspicabile che la società acquirente operasse una revisione; riuscire a riaprire il grande parcheggio sarebbe fondamentale per il centro storico e per poterne aumentarne la frequentabilità".

Ovviamente si dovrà andare verso una soluzione per le zone dell’ex Ceppo, del Dano (per il quale l’ordine assieme a Cna ha negli ultimi mesi presentato una proposta per realizzarvi un Data center), delle Ville Sbertoli: "Tutte zone sulle quali l’ordine ha già fatto presenti le sue proposte – sottolinea Zarrini –. Sarà bello anche riuscire a vedere completati i lavori di restauro del Parterre e, perché no, di conseguenza riuscire a rendere di nuovo piena di vitalità la zona di piazza San Francesco".

Non c’è dubbio che il patrimonio della città vada salvaguardato e valorizzato per l’ordine degli architetti: "Anche in un ottica di promozione di cultura e turismo, principali driver di sviluppo sui quali anche Pistoia deve puntare".

Samantha Ferri