"Licei artistici bistrattati Bisogna tutelare gli studenti"

Continua a far discutere la storia del quattordicenne fiorentino costretto a fare il pendolare su Pistoia per seguire il percorso di studi che ha scelto

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di Emanuele Baldi

"Sappiamo bene che sono tante le difficoltà delle istituzioni alle prese con le strette maglie della burocrazia, ci rendiamo conto degli obblighi in cui i responsabili dell’amministrazione pubblica si trovano ad operare, ma non possiamo dimenticare che dietro i numeri ci sono dei volti". Hanno scelto di chiamarsi ’Una scuola per tutti’ il gruppo di genitori che ha inviato una lettera aperta a La Nazione in merito alla storia di Edoardo, quattordicenne fiorentino costretto a fare il pendolare da Ponte a Ema a Pistoia per frequentare il liceo artistico Petrocchi. "Le difficoltà che emergono dal racconto della madre del ragazzo le conosciamo bene", spiega Alessandro Casati che dal 2005 insegna discipline pittoriche all’Alberti-Dante e che del gruppo di docenti è il portavoce.

Professore, i licei artistici a Firenze sembrano essere figli di un dio minore.

"C’è carenza di spazi, mancano servizi e laboratori. Senza contare che la scuola dove insegno, l’Alberti Dante, è stato ’sparpagliato’ in cinque sedi".

Addirittura?

"Da settembre oltre alla sede storica di via Puccinotti gli studenti frequenteranno le lezioni in San Gallo, in via Magliabechi, in piazza della Costituzione e in via Chiantigiana".

Nella vostra lettera c’è un passaggio che colpisce molto: i giovani chiedono agli adulti di poter studiare e crescere insieme ma il mondo dei ’grandi’ non è in grado di soddisfarli.

"È così ed è molto triste perché oggi i giovani vivono in mondi virtuali, ed è come se abitassero stanze vuote. La scuola sarebbe l’unica risposta e in particolar modo la nostra dove oltre a stare insieme s’insegna la manualità, la manipolazione dei materiali. Esperienze che stanni sparendo".

In che senso?

"Nel senso che tra poco tempo avremo ragazzi che sanno comunicare con mezzo mondo attraverso i social ma non soanno tagliare un pezzo di carta con un trincetto".

Si parla di 25 studenti fiorentini che non trovano spazio nei vostri licei. Ma individuare un’aula e creare una classe in più era davvero così difficile?

"A quanto pare sì. Si va avanti solo con le promesse. Ricordo che nel 2009 si parlava di un nuovo grande liceo artistico in Sant’Orsola. Sono passati 13 anni e nessuno ne parla più".

Di chi le colpe?

"Una quindicina d’anni fa l’ artistico era in crisi e gli iscritti erano pochi ma negli ultimi 56 anni c’è un boom di richieste e il trend è ormai consolidato. Perché soltanto le istituzioni non se ne sono accorte?".