"Biblioteche domestiche", piccoli mondi si spalancano al lettore

Un libro raccoglie gli scatti di Mauro Cenci, ad indagare identità e personalità di intellettuali, artisti e professionisti a partire proprio dalle librerie delle loro case

Il fotografo Mauro Cenci

Il fotografo Mauro Cenci

Pistoia, 16 gennaio 2023 - Piccoli, intimi e straordinari mondi che raccontano di chi li abita, di chi li ha allestiti così come le foto sanno restituire agli occhi di chi guarda. Entrare nelle case altrui – non parenti, non amici e neppure conoscenti - e frugare tra gli scaffali, sentendosi accolti e non guardoni, alla ricerca di indizi, di familiarità, di qualche copertina o titolo che suggerisca altro: identità, vita, personalità. Immaginare insomma il privato ‘bibliotecario’ a partire dalla sua privata biblioteca, che è quanto accade sfogliando «Biblioteche domestiche» (Metilene, 2022) libro che testimonia l’esplorazione fotografica di Mauro Cenci, in un progetto sostenuto dalla Fondazione Francis Bacon, centro di storia e filosofia delle scienze e della cultura presieduto da Alessandro Pagnini.

Trentacinque in tutto le biblioteche raccontate in questo volume appartenenti ad altrettanti intellettuali, artisti e professionisti, selezionate al termine di un viaggio fotografico durato due anni. «Iniziare da amici cari e da conoscenti a me più vicini, è stata la cosa più ovvia e naturale – spiega Cenci -. E poi, in un passaparola quasi contagioso, sono approdato a tutti gli altri che vediamo in questo volume. Un solo cruccio: aver dovuto, in un ingrato lavoro di selezione, escludere un cospicuo numero di biblioteche alle quali, per diversissimi motivi, non è stato possibile concedere lo spazio che avrei voluto. Le biblioteche presentate qui, nella loro interezza abbinate ad uno o più dettagli, si propongono come un ritratto, una rappresentazione di chi le vive. A tutti coloro che con la loro cortesia e generosità mi hanno ospitato più volte, direi anche con affetto, offro una gratitudine infinita. Con la consapevolezza, senza retorica, di avere avuto molto di più di quanto ho dato».

Microcosmi si spalancano davanti a noi pagina dopo pagina, evidenziando il legame tra i luoghi, i libri e coloro che, pur non comparendo mai nelle foto, abitano quotidianamente quegli spazi. Un viaggio visivo e dell’anima che apre le porte a ogni piccolo dettaglio di questi spazi. «La Fondazione Francis Bacon – scrive nell’introduzione al libro Pagnini per l’ente - ha tra i suoi obiettivi per gli anni a venire quello di sostenere una scuola di alta formazione su epistemologia dell’educazione e scienza della lettura, rivolto alla cittadinanza e ai docenti di scuola di ogni ordine e grado. La Fondazione si propone anche di individuare spazi pubblici e privati per la promozione della lettura di qualità e per la sensibilizzazione ai problemi della conservazione del libro e ai problemi dell’editoria. In linea con i nostri progetti abbiamo voluto adottare l’idea espressa da Cenci in questo libro: non c’è educazione che non parta dalla percezione. Lo sguardo del fotografo dentro le nostre case, pieno di meraviglia, per nulla indiscreto, e la bellezza dell’esito di questo libro hanno fatto capire a molti di noi che spesso le cose più familiari e care le guardiamo e le sentiamo, ma forse le vedono gli altri, meglio se disincantati e un po’ poeti».