MARTINA VACCA
Cronaca

Pistoia, i funerali di Leonardo Meucci: cordoglio della città. "Ci lascia un uomo buono"

Le parole della moglie Erika, dei colleghi avvocati e del giudice Magi

La cerimonia funebre e, nel riquadro, l'avvocato Meucci

Pistoia, 7 aprile 2022 - La chiesa di San Paolo gremita, dentro con la gente anche in piedi, e fuori, con tutti quelli che non sono riusciti a prendere posto. Una testimonianza potente e visiva, come ha giustamente sottolineato don Breschi durante l’omelia, paragonandola alle "spighe di grano che ringraziano quel seme unico che ha dato loro la vita", di quelle relazioni così diversificate e tutte profonde. Ieri, per l’addio a Leonardo Meucci, 46 anni, scomparso all’improvviso dopo un malore fatale giovedì scorso, c’era una rappresentanza di tutta la comunità pistoiese. Accanto alla famiglia, la moglie Erika Bellari e gli amici, anche i suoi colleghi avvocati, tantissimi, gli amici dello studio Canizzaro e poi tantissimi altri, e i colleghi del mondo politico cittadino, primo fra tutti il sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi. Meucci, oltre all’avvocatura ricopriva l’incarico di capogruppo comunale per il partito Fratelli d’Italia. Una partecipazione quella di ieri sentita e non semplicemente dovuta. Lo hanno testimoniato le parole che la famiglia ma anche i suoi amici e colleghi hanno voluto regalare al termine della cerimonia.

"Mi hai lasciata sola e a malapena riesco a respirare. Eri il migliore dei mariti – le parole della moglie Erika Bellari – Sapevi arrivare in punta di piedi, senza fare rumore. Sono orgogliosa di quello che avevi raggiunto nel tuo lavoro e nel tuo percorso politico. Ora devo farmi forza: spero che tu mi venga a trovare almeno nei miei sogni. Addio amore mio".

Commosso anche il ricordo dell’avvocato Fabio Canizzaro, titolare dello studio in cui lavorava Meucci: "Da quando è arrivato Leonardo si è subito assuefatto al nostro principio, quello dell’armonia. A volte abbiamo discusso per la politica che lo appassionava. Poi c’era un amore comune quello per la musica e quella canzone "My way" che ora mi dà un groppo in gola". Una passione, quella per la musica che ha voluto ricordare anche il giudice Jaqueline Monica Magi: "Eri un avvocato elegante, corretto, ma soprattutto un grande artista e uno showman".

Infine, le parole dell’avvocato Cecilia Turco, presidente dell’Ordine che ha ricostruito anche tutto il suo percorso: "Leonardo si era laureato all’università di Firenze nel 2000, insieme a tanti avvocati che sono oggi qui. Svolgeva il suo lavoro con serietà unita ad una intelligenza arguta. Ma soprattutto aveva compreso il valore morale della nostra professione e lo dimostrava".