REDAZIONE PISTOIA

Le telecamere comunali condivise con polizia, carabinieri e Finanza

Accordo in prefettura per mettere in rete in tempo reale le immagini. "Più efficacia contro l’llegalità"

Dall’altra parte della telecamera, davanti allo schermo, non ci sarà soltanto un vigile urbano. Ci potrà essere un carabiniere, un agente di polizia, oppure un finanziere. E’ così che le forze dell’ordine comunale si "mettono in rete" per migliorare controllo e presidio della città. A coordinare l’iniziativa è il prefetto Gerlando Iorio, che ieri l’ha presentata insieme al sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi, il questore Giovanni Battista Scali, il vicecomandante provinciale dei carabinieri Jean Lucas Scimone, e il comandante della guardia di finanza Francesco Tudisco. "Dove le risorse scarseggiano, come purtroppo avviene di questi tempi, piuttosto che lamentarci abbiamo cercato di utilizzare al massimo i mezzi che abbiamo – ha detto il prefetto –. In questo caso si tratta delle tecnologie del Comune delle quali le forze di polizia si potranno avvalere in collaborazione".

Il protocollo nasce con l’obiettivo di creare una "rete integrata" di videosorveglianza nel territorio comunale, andando a rafforzare ulteriormente il sistema di controllo già attivo, gestito dalla polizia municipale di Pistoia (circa 200 telecamere manovrabili, cioè con inquadratura non fissa) e che sarà direttamente collegato alle sale operative di questura e comando provinciale dei carabinieri. Il collegamento sarà esteso anche al comando provinciale guardia di finanza.

"L’iniziativa – sottolinea ancora il prefetto Iorio – risponde ad una precisa esigenza volta ad ampliare l’efficacia del sistema di videosorveglianza, in particolare, nella rete viaria principale e secondaria e in alcuni luoghi strategici della città". Si tratta quindi di un contributo per la deterrenza e la prevenzione con obiettivi precisi: l’intervento sui fattori di degrado urbano, il contrasto all’illegalità diffusa, la raccolta "delle istanze di sicurezza al fine di sviluppare azioni integrate e sinergiche", l’assicurazione di un efficace controllo del territorio. Tutto questo ampliando l’installazione di impianti di videosorveglianza qualificati in modo da creare maggiori possibilità investigative e di prevenzione. Il protocollo prevede inoltre espressamente "l’ottimizzazione di tutte le risorse presenti sul territorio, valorizzando la collaborazione tra le forze di polizia".

Il ‘nuovo’ sistema che mette nero su bianco una forma di collaborazione fra le forze dell’ordine, va quindi ad affiancarsi ad altri come "Mille occhi sulla città", che prevede la collaborazione degli istituti di vigilanza privati. In base anceh a risorse e richieste sarà poi possibile estendere l’applicazione del protocollo.

R.P.