
L’imprenditore Fabio Bizzarri
Montagna Pistoiese, 19 maggio 2023 - Il maltempo non ha risparmiato mirtilli e lamponi, il vento che se li è portati via ha danneggiato anche la produzione delle fragole, in alcune zone ha rovinato la prima fioritura, in altri casi ha rotto il telo pacciamante, rendendo necessario il ripristino dell’impianto. I danni sono stimati nel 50% della produzione. Si è parlato anche di questo nell’evento organizzato mercoledì 17 maggio nell’ambito delle iniziative di For.LEAVEs. Lo evidenzia Coldiretti Pistoia a margine dell’incontro online sul tema: " Materiali e immateriali, i tanti frutti del bosco: la ricchezza della foresta spiegata dall’imprenditore multifunzionale", un appuntamento formativo nell’ambito di For.LEAVEs, il Gruppo operativo che ha come obiettivo la valorizzazione del ‘ruolo’ multifunzionale del bosco. Fabio Bizzarri, definibile a pieno titolo imprenditore multifunzionale, ha spiegato che: "La multifunzionalità aiuta ad adattarsi e sfruttare i cambiamenti climatici, e l’aumento delle temperatura permette di avere pere e albicocche anche in altura". Ovvero come cercare di trasformare i problemi in opportunità. L’incontro ha visto dunque il racconto di Fabio Bizzarri, un geniale imprenditore marescano.
"Grazie a questa caratteristica – rileva di lui Coldiretti – riesce a essere proattivo (e non solo reattivo) rispetto alle sfide della moderna agricoltura, a cominciare dai cambiamenti climatici". Bizzarri conduce in montagna due aziende agricole, Il Sottobosco e La Foresta del Teso. È partito dai frutti di bosco e man mano ha esteso le sue attività, valorizzando le potenzialità offerte dal contesto territoriale.
"Per me il cambio del clima – ha spiegato Bizzarri – ha portato non solo svantaggi. Per esempio il clima meno freddo mi permette di ottenere migliori risultati con i mirtilli domestici. Al contrario i lamponi, frutti più delicati, vengono ‘bruciati’ dal caldo in agosto". E il cambio del clima ha permesso a Bizzarri di sperimentare nuove produzioni, con frutteti che sono già attivi, o lo saranno a breve, a 600 metri e oltre: pere, pesche e albicocche. "E ora sto per provare a produrre ciliegie ad oltre mille metri. Il cambio del clima – osserva ancora – ti impone continui aggiustamenti, dà opportunità ma ti devi sempre adattare, altrimenti soccombi". Di For.LEAVEs, fanno parte, Ucap, Disei-Università di Firenze, Impresa Verde-Coldiretti Pistoia; Anci-Toscana e le aziende agricole Le Roncacce e Società Agricola Montana.