
Chiamate indesiderate, la nostra guida per bloccarle
Segue dalla prima
In questi giorni di frenetiche promozioni può capitare anche di ricevere tre chiamate nel giro di poche ore, prima Tim, poi Enel e infine la famosa chiamata dall’Inghilterra. Una dietro l’altra, sul lavoro, nel tempo libero, apparentemente senza difesa alcuna. Poi chissà se davvero si tratta delle grandi compagnie, perché ad una verifica con le stesse, magari, viene fuori che ci sono tantissimi soggetti non meglio qualificati e mai autorizzati che si spacciano per altri. E chi riceve la chiamata cosa deve fare? La scocciatura è garantita, così come la perdita di tempo se non si riconoscono, prima di rispondere, i numeri molesti. Certamente bloccarli è una buona soluzione, ma quando sul telefono si arrivano a contare 55 numeri non "graditi" in poche settimane viene il dubbio che alla fine anche questo non sia una sorta di lavoro e senz’altro, si torna lì, una perdita di tempo. Adesso c’è anche l’ultimo "ritrovato", ovvero la chiamata che arriva in automatico: alla risposta scatta la voce metallica che aumenta il fastidio. Chi chiama nemmeno ci mette la faccia di qualificarsi, nemmeno offre la possibilità di risentirsi.
E’ buona norma non pronunciare mai un "sì", a meno ovviamente che non si voglia davvero attivare una qualche promozione o utenza, quando ci spiegano le meraviglie dei contratti rivisti, perché quelle semplici due lettere possono anche essere usate come consenso per contratti capestro. A luglio ci sarà finalmente il registro delle opposizioni per rendere esplicito il rifiuto a ricevere certe chiamate. Speriamo non ci siano ritardi.
L’assedio delle promozioni è pressante, improvviso, fastidioso. Ma la stessa sollecitudine non si trova a parti invertite, ovvero quando è un cliente ad aver bisogno. Capita allora che non sia possibile, nonostante svariati tentativi, cancellare l’errato abbinamento fra un numero di cellulare personale e un’utenza a nome di un’altra persona. Capita che da anni si possa essere chiamati perché dall’altra parte del telefono cercano un’altra persona, ovviamente mai incontrata, per problemi con la sua utenza in una strada dove raramente si è messo piede. Sarebbe un banale errore come ne capitano tanti, se non fosse che le telefonate nel corso degli anni diventano decine, sempre per lo stesso motivo e probabilmente da operatori diversi, perché ogni tentativo di liberarsi è fallito. Praticamente stalking telefonico.
Leonardo Biagiotti