Lampade pistoiesi nell’albergo a sette stelle più lussuoso del mondo

All’azienda Lumis di Sant’Agostino la commessa per il Palazzo Versace di Dubai: 115 appartamenti e 210 suites

Bonfanti insieme ad alcuni dipendenti all’interno del capannone

Bonfanti insieme ad alcuni dipendenti all’interno del capannone

Pistoia, 4 settembre 2014 - LAMPADE da Sant’Agostino a Dubai. La ditta Lumis di Pistoia fornisce le lampade per il Palazzo Versace, uno degli alberghi più lussuosi al mondo costruito nel ricco emirato arabo, un sette stelle con 115 appartamenti e 210 suite. Nella sede della Lumis a Sant’Agostino si sta preparando la prima spedizione diretta a Dubai per una commessa del valore di circa un milione di euro. Le preziose abad-our in cristallo e le lampade a stelo e da parete in ottone, tutte decorate con l’incisione del marchio Versace sono pronte per illuminare appartamenti da 4 o 5 milioni di euro l’uno. Il Gruppo Versace ha scelto la Lumis perché sa unire la qualità del lavoro artigiano alla elasticità produttiva che le permette di passare con disinvoltura dai grandi ai piccoli numeri.

DA UN CAPANNONE di 500 metri quadri, i titolari Italo Prosperi e Franco Pupillo producono, con sette dipendenti, migliaia di lampade per grandi alberghi in una trentina di paesi in tutto il mondo. «Siamo un’azienda atipica — dice Italo Prosperi — perché facciamo tutto noi, dal disegno al prodotto finale, con delle finiture che non possono esserci a livello industriale. Il nostro punto di forza è la flessibilità, la capacità di fare varianti su ogni modello e la disponibilità ad effettuare correzioni in corsa per soddisfare i clienti». La Lumis si serve di un variegato indotto di artigiani, dal vetraio all’incisore, dal doratore allo specialista nella fusione dell’ottone, ma tutto il processo, dall’idea originaria alla confezione finale è sotto il controllo diretto dei titolari.

QUANTO sia importante la qualità dei dettagli lo dimostra il fatto che per ottenere la commessa di Dubai è stato determinante il colore «oro chiaro», che la Lumis ha saputo trasferire dagli oggetti di bigiotteria alle lampade, conquistando il gusto dei ricchi committenti del mondo arabo, dall’Hotel Sheraton di Algeri (580mila euro di commessa) all’ambasciata dell’Arabia Saudita a Beirut. Il campionario della Lumis, presente negli studi di architettura più importanti del mondo, vanta circa 700 modelli ma in realtà i prodotti vengono reinventati ad ogni commessa. «Anche noi abbiamo risentito della crisi – spiega Italo Prosperi – ed in particolare c’è stato un crollo nel mercato interno italiano, ma la vendita all’estero ci ha permesso di salvarci e nel 2014 il fatturato è cresciuto rispetto all’anno precedente». PRIMA del palazzo Versace a Dubai la ditta pistoiese ha «illuminato» solo quest’anno l’hotel Mamounia di Marrakech, l’ Hilton di Abujia in Nigeria e gli hotel Sacher di Vienna e Salisburgo. E le nuove lampade a batteria ricaricabile, ideate dalla Lumis per le sale dei ristoranti, sono partite per la Cambogia.