E’ profondo il lutto a palazzo comunale per la prematura scomparsa di Paolo Lottini, impiegato con una carriera ultratrentennale nella pubblica amministrazione della città. Non aveva ancora compiuto 63 anni. Si è spento nella tarda serata di venerdì all’ospedale San Jacopo, dove era ricoverato da qualche giorno.
Per lunghi mesi ha lottato con grande coraggio, senza perdere mai la speranza di farcela, contro una malattia che si è poi rivelata implacabile, nonostante tutti i tentativi di cura.
Paolo (nella foto) era nato a Pistoia il 4 febbraio del 1959 e aveva sempre vissuto al Villaggio Scornio, vicino a Capostrada. Si era diplomato al liceo scientifico. Grande appassionato di musica e poesia, aveva poi intrapreso la carriera amministrativa.
Aveva iniziato con la polizia municipale e aveva fatto parte, per qualche anno, delle pattuglie. Da qualche tempo lavorava all’ufficio tecnico del Comune di Pistoia dove, tra le sue più recenti mansioni, c’era stata la mappatura dei numeri civici.
Un uomo mite, riservato, dall’animo profondamente gentile. Lascia la sorella Isabella, con il marito Giampiero, che gli sono stati sempre vicini in questi mesi così difficili e dolorosi, e l’amatissima nipote Martina.
La camera ardente è allestita da ieri nelle cappelle del commiato della Croce Verde, in via Enrico Fermi, a Sant’Agostino dove domani, alle 14.30, saranno celebrati i funerali. Paolo Lottini riposerà nel cimitero comunale di Pistoia.
Il nostro giornale si unisce ai familiari, agli amici e ai colleghi nel porgere le sue più sentite condoglianze a Isabella, Giampiero e Martina.
lucia agati