La mensa nel mirino. Iscrizione raddoppiatae tariffe-pasto più alte. I montalesi insorgono

Vibrante protesta dei genitori, spalleggiati dalle forze d’opposizione. L’assessore al bilancio Logli replica: "Semplice adeguamento Istat. Le cifre erano ferme dal 2011. E rispetto ad altri Comuni si spende meno".

La mensa nel mirino. Iscrizione raddoppiatae tariffe-pasto più alte. I montalesi insorgono

La mensa nel mirino. Iscrizione raddoppiatae tariffe-pasto più alte. I montalesi insorgono

E’ esplosa la protesta dei genitori montalesi per l’aumento delle tariffe della mensa scolastica e soprattutto per il raddoppio della quota di iscrizione annua, da 20 a 40 euro. "E’ una vergogna – sostiene una mamma – in un momento di difficoltà economiche si raddoppia la quota di iscrizione; oltretutto senza alcun tipo di comunicazione, tanto che ce ne siamo accorti all’ultimo momento. Ci sentiamo presi in giro". Le lamentele riguardavano in un primo tempo anche il prezzo maggiorato per il pasto mensa dei non residenti a Montale: 6,5 euro anziché 5 euro, Ma poi il Comune ha chiarito che si trattava di un errore del sistema gestionale che è stato corretto.

I non residenti pagano 5 euro, la quota massima, anche se, a differenza dei residenti, non possono usufruire delle tariffe agevolate in base al reddito Isee. La tariffa massima (5 euro appunto a pasto) è prevista per i redditi Isee superiori a 20mila euro, mentre, al di sotto di quel reddito, sono previste quattro fasce: 4,85 euro a pasto per redditi da 15mila a 20mila, 4,50 euro da 10 a 20mila, 3 euro da 5 a 10mila, 2 euro sotto i 5mila. Per i bambini disabili esonero fino a 25mila euro di reddito e riduzione del 50% per redditi superiori. Gli aumenti hanno riguardato anche la tariffa massima (da 4,90 a 5 euro) e sono state riviste le fasce di reddito per le tariffe inferiori.

"Le tariffe dei servizi a domanda individuale – dice l’assessore al bilancio e vicesindaco Emanuele Logli – erano ferme dal 2011: per la quota massima della mensa ci siamo limitati a un adeguamento Istat, per la quota di iscrizione siamo comunque sullo stesso livello del comune di Pistoia e la fascia di reddito di 20mila euro per la quota massima è da noi più elevata rispetto a quella di altri comuni. Sono aumentate anche le rette dell’asilo nido – chiarisce – ma in quel caso l’effetto si sente poco perché c’è una sostanziale compensazione grazie all’iniziativa della Regione ’Asili gratis’". Informato delle proteste, il sindaco Ferdinando Betti ha dato disposizione alla responsabile del servizio di rfissare un incontro con i rappresentanti di classe "per un confronto e un chiarimento".

Insorge anche l’opposizione del centrodestra. "In questa situazione di difficoltà delle famiglie – dice il capogruppo Lorenzo Bandinelli – nel comune di Montale aumenta tutto, dalla Tari alle tariffe per i servizi scolastici. Sono comprensibili le proteste dei genitori di fronte al raddoppio della quota di iscrizione. Anche i sostegni sociali, come quello sugli affitti, sono stati tolti mentre altri comuni li hanno mantenuti".

Giacomo Bini