"La libertà non è un regalo ma una conquista"

Durante la seconda guerra mondiale, donne come Marisa, Norma, Clara e Tina Anselmi si sono unite per combattere il nazifascismo e difendere la libertà. Molte hanno sacrificato la vita per un mondo migliore, lasciando un'eredità di coraggio e impegno per le generazioni future.

"La libertà non è un regalo ma una conquista"

"La libertà non è un regalo ma una conquista"

Marisa, Norma, Clara, Tina, Livia e molte altre donne, durante la seconda guerra mondiale, vedevano solo macerie e disperazione. Queste ragazze realizzarono che non era più il tempo dell’angelo del focolare. "Capii che per cambiare il mondo bisognava agire" diceva Tina Anselmi nel video dal titolo "Libere sempre" dell’associazione Viola Daunia di Foggia e molte altre seguirono il suo esempio per essere parte attiva di quel cambiamento. Lottarono ed alcune persero anche la vita, ma sconfissero il nazifascismo e regalarono un mondo migliore alle generazioni future. Dopo la guerra, le donne e gli uomini avevano imparato due verità: "La libertà è come l’aria, non si può star senza" e "La libertà non è un regalo, ma una conquista che va difesa giorno dopo giorno". La libertà fu conquistata da donne e uomini coraggiosi che imbracciarono il fucile e presero la via delle montagne, come Silvano Fedi, partigiano pistoiese a cui è dedicata la via dove ha sede la nostra scuola. Silvano Fedi era un antifascista e un idealista, pronto a combattere attivamente per difendere la propria cittadina. Alberta Fontanini, Lea Cutini, Brunelliana Ferretti e le sorelle Cecchi, Lia e Liliana sono state le donne che hanno sacrificato le loro vite per salvarne delle altre. A loro dobbiamo essere grati anche per il lavoro di sensibilizzazione e memoria con cui, negli anni, hanno continuato a testimoniare al mondo i tempi bui delle guerre.