La "guerra" delle funivie Da Abetone-Cimone a Doganaccia-Corno E’ anche scontro politico

Petrucci (Fdi) col viceministro Bignami per collegare le stazioni principali. Stato più avanzato per l’altro progetto, caldeggiato da Giani e i "dem".

La "guerra" delle funivie  Da Abetone-Cimone  a Doganaccia-Corno  E’ anche scontro politico

La "guerra" delle funivie Da Abetone-Cimone a Doganaccia-Corno E’ anche scontro politico

I collegamenti in funivia del futuro sono al centro, ormai da tempo, del dibattito sulla montagna pistoiese. E se, da un lato, ci sarebbero i fondi (15 milioni di euro) per far partire la Doganaccia-Corno alle scale (in foto, un rendering del progetto), dall’altro c’è la volontà di provare a capire se ci possono essere i presupposti per mettere in relazione anche Abetone col monte Cimone per creare un comprensorio unico di Appennino Tosco-Emiliano. A rilanciare l’argomento è stato il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Diego Petrucci, che nei giorni scorsi assieme all’assessore al turismo del Comune di Abetone Cutigliano, Andrea Formento, ha incontrato il viceministro alle infrastrutture (anch’esso in quota Fdi), Galeazzo Bignami.

"Con lui abbiamo parlato di Appennino e di un sogno per il quale continuiamo a nutrire speranza: il collegamento Abetone-Cimone – dichiara Petrucci –. La proposta, che sto rilanciando da anni, è quella di mettere in comunicazione le due località sciistiche in modo da creare un comprensorio turistico e sciistico di dimensioni tali da poter essere alternativo a quello alpino. Un collegamento su fune – aggiunge – che rappresenterebbe la più importante opportunità per migliorare le capacità competitive e attrattive di tutto l’Appennino". Per la conformità del territorio, con crinali difficilmente raggiungibili, il rischio – secondo i favorevoli – sarebbe quello di rimanere confinati in piccoli impianti anziché pensare tutti assieme verso un unico obiettivo. "Con un intervento del genere si andrebbe a creare uno dei comprensori sciistici più vasti d’Italia – conclude Petrucci – che si estenderebbe su due regioni, due provincie e quattro comuni, con più di 100 km di piste e circa 50 impianti di risalita. Senza contare che un sistema infrastrutturale di collegamento su fune tra le località turistiche di Abetone e Cimone rientrerebbe indubbiamente tra le missioni previste dal Recovery plan italiano".

Fatto sta che se ne discute da anni, persino con distinzione politica di obiettivi: per un centrosinistra che si interessa di Doganaccia, c’è un centrodestra che guarda verso il Cimone. Anche se, per ora, non c’è traccia di cantieri né dall’una né dall’altra parte. "Si tratta di un intervento di grande valenza strategica per entrambi i versanti regionali, in grado di impattare in maniera significativa sulle economie – aveva detto Eugenio Giani, presidente della regione Toscana, in merito al collegamento Doganaccia–Corno alle Scale –. Il dialogo con l’Emilia Romagna, non si è mai interrotto e, sebbene i costi per la realizzazione della funivia siano purtroppo aumentati nel corso degli anni, non si può ulteriormente rimandare. Il nuovo collegamento rappresenterebbe un’occasione da non perdere per il rilancio di tutto il comprensorio – aveva concluso – mentre l’idea di ’unire’ Abetone e Cimone non mi entusiasma: parliamo infatti di due centri che hanno già una forte attrattività propria".

red.pt