Violenze di genere, paura di denunciare, disorientamento e rabbia. Si moltiplicano i fatti di cronaca che vedono coinvolte donne giovanissime vittime di violenza e abusi per questo è importante sapere che un modo per essere aiutati esiste. Anche a Pistoia, l’azienda Asl Toscana centro ha organizzato una fitta rete di accessi dedicati nei consultori che fanno parte della rete dei ‘Codici Rosa’che ha come referente aziendale la dottoressa Valeria Dubini, e come referente dei ‘nuclei territoriali’ la dottoressa Rosa Barone. Il numero da chiamare nell’area pistoiese è quello del centro “Aiuto donna”: 0573.21175. "I pronto soccorsi riescono a intercettare solo una punta dell’iceberg del fenomeno – spiega l’Asl –, fatta di coloro che, dopo aver subito una violenza, riescono a vincere il silenzio e denunciare. Il ruolo del consultorio invece è diverso, spesso rappresentano per le donne il primo punto di riferimento per avere assistenza, riuscendo a far emergere i casi più nascosti". Nei ‘nuclei territoriali’, equipe multidisciplinari prevedono la presa in carico dei casi da parte di psicologi e assistenti sociali coinvolgendo anche le forze dell’ordine e le case di accoglienza, permettendo così una presa in carico a 360°. C’è anche il numero regionale anti-violenza e stalking h24, totalmente anonimo: 1522. "Il lavoro più importante da fare a lungo termine è legato all’informazione – prosegue l’Asl –. E’ fondamentale parlare alle giovanissime e ai giovanissimi attraverso incontri nelle scuole, eventi a loro dedicati. Per fare il punto sulle potenzialità dei consultori e sulle nuove strade percorribili, il 10 novembre all’Istituto degli Innocenti di Firenze, ci sarà la giornata: "Consultori giovani: cosa è cambiato, cosa dobbiamo cambiare?".
Red.Pt.