La corsa ai regali: "Spinta per i negozi". I giovani riscoprono gli esercizi di vicinato

La previsione di spesa per i doni sotto l’albero è di 223 euro a testa. È quanto emerge da un sondaggio di Confesercenti: oggi rush finale. "Ribadiamo l’invito ad ’acquisti locali’ per sostenere il territorio".

La corsa ai regali: "Spinta per i negozi". I giovani riscoprono gli esercizi di vicinato

La corsa ai regali: "Spinta per i negozi". I giovani riscoprono gli esercizi di vicinato

Un dato significativo, specie in questi tempi, la riscoperta dei negozi di vicinato per lo shopping natalizio. Del resto proprio loro, ricordiamolo, hanno avuto un ruolo determinate durante i mezzi lunghi e difficilissimi dell’emergenza sanitaria. Durante il Covid il negozio di città, o di paese, è stato "vitale" per molte famiglie, specialmente per le persone più anziane. E’ stato in quei momenti che si è riscoperto il loro grande valore. E la corsa ai regali, quest’anno, li sta premiando.

Lo sottolinea Confesercenti proprio in queste ore nelle quali con i pacchi siamo allo sprint finale. Sono queste le ore nelle quali circa 3 italiani su 4 andranno a caccia degli ultimi doni da mettere sotto l’albero. In media, i nostri concittadini – spiega una nota – progettano di spendere 223 euro per i regali natalizi, il 13% in più dello scorso anno. A dare la spinta, però, è anche l’aumento dei prezzi: al netto dell’inflazione sui beni, l’incremento di spesa sul 2022 si riduce al +6%.

Sono dati che emergono da un sondaggio Confesercenti-Ipsos e che ci offrono il polso della situazione del mondo del commercio. Quest’anno i Babbo Natale, anche per via del calendario, sono un po’ in ritardo: solo uno su quattro – il 25% – degli intervistati ha già terminato l’acquisto di doni e c’è anche un 11% che non riuscirà a finire i suoi acquisti prima della vigilia. Il rush finale è ‘facilitato’ anche dalle ultime tredicesime.

Nella top ten delle intenzioni di acquisto per un regalo dell’ultimo minuto, spiccano i capi d’abbigliamento (51% delle indicazioni), seguiti dai prodotti di profumeria (45%) e dai libri (44%), giochi e giocattoli (38%), accessori di moda (33%), regali gastronomici (29%), prodotti tecnologici e gioielleria (entrambi al 24%), arredamento e prodotti per la casa, calzature e videogiochi (tutti al 20%). Il 10%, invece, segnala l’intenzione di regalare un viaggio, un dato in ascesa rispetto al 7% dello scorso anno.

Ma ecco il dato più importante- Il negozio "fisico" continua ad avere un ruolo centrale negli acquisti di Natale, in particolare nella settimana finale, quando i tempi di spedizione mettono ‘fuori gioco’ l’eCommerce. Crescono le indicazioni per i negozi monomarca delle grandi catene retail (33%, era il 29%), ma anche per i negozi nei centri commerciali, che raccolgono il 52% delle

preferenze contro il 46% del Natale 2022. In lieve flessione il canale degli ipermercati, che scende al 24% delle indicazioni, e le attività di vicinato (20%). Ma, a sorpresa, si assiste a una crescita della preferenza per i negozi di quartiere da parte dei giovani tra i 18 e i 34 anni: la quota passa dal 20 al 22%. Il 14%, invece, si rivolgerà a un mercatino per comprare almeno uno dei regali da mettere sotto l’albero.

"I giorni che precedono il Natale sono determinanti per gli acquisti natalizi e per il commercio di Pistoia, Montecatini, della montagna, della Valdinievole e della piana – spiega – Stefano Giachetti, vicedirettore provinciale Confesercenti:. Le attività si sono impegnate tantissimo per garantire un servizio eccellente per le comunità: i negozi di prossimità svolgono un ruolo centrale e quindi ribadiamo l’invito ad acquisti “locale” per sostenere le attività del territorio". Infatti la fitta rete di esercizi rimane strettamente legata al territorio in cui opera e svolge quotidianamente un ruolo di presidio sociale nella comunità di appartenenza.