Tragedia sul lavoro, operaio di 22 anni muore schiacciato sotto una pressa

Il giovane era residente a Prato. Sul posto vigili del fuoco e carabinieri

Il luogo della tragedia (foto Luca Castellani). Nel riquadro, la vittima Sabri Jaballah

Il luogo della tragedia (foto Luca Castellani). Nel riquadro, la vittima Sabri Jaballah

Montale (Pistoia), 3 febbraio 2021 - Ancora una tragedia sul lavoro. Stamani un operaio di 22 anni è morto - Sabri Jaballah - in un'azienda tessile di Montale schiacciato da una pressa. Il 22enne, di origine tunisina, era residente a Prato. Sul posto sono giunti in pochissimo tempo i soccorritori del 118 che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del giovane. Presenti anche i vigili del fuoco e i carabinieri. Le cause dell'incidente sono in corso di accertamento. 

Il luogo della tragedia (foto Luca Castellani). Nel riquadro, la vittima Sabri Jaballah
Il luogo della tragedia (foto Luca Castellani). Nel riquadro, la vittima Sabri Jaballah

'Un giovane straniero - si legge in una nota della Ausl Toscana centro - mentre lavorava ad una macchina automatica 'apri balle' - pare volesse pulirla- è rimato schiacciato dalla stessa. Il giovane è subito deceduto. I colleghi hanno prontamente chiamato il 118 ma i soccorsi una volta arrivati sul posto non hanno fatto altro che constatare il decesso. Immediatamente sono intervenuti i tecnici della prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro dell'area pistoiese per ricostruire la dinamica dell'incidente. Gli accertamenti sono ancora in corso. Il giovane era dipendente dell'azienda tessile".  È il secondo incidente mortale su lavoro in Toscana in due giorni: ieri in un infortunio avvenuto a Castelfranco di Sotto (Pisa), aveva perso la vita un uomo di 51 anni, titolare di una ditta di termoidraulica, che styava effettuando una manutenzione a una cisterna in una conceria. 

LA REGIONE - "I tre incidenti mortali che si sono verificati in così poco tempo nella nostra Regione ci addolorano e ci invitano a una riflessione seria e approfondita sui sistemi di sicurezza nei luoghi di lavoro", dichiara l’assessore alla sanità, Simone Bezzini. "La Regione Toscana - continua Bezzini - ha fatto importanti investimenti nel settore della prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro, a partire da progetti di prevenzione e controllo e corsi di formazione, mirata e costante, per le imprese. I servizi Prevenzione Igiene e Sicurezza dei Luoghi di Lavoro delle nostre Asl sono costantemente impegnati nel far rispettare le norme e l’applicazione delle procedure di sicurezza, ma si deve fare ancora di più e serve un impegno comune per lavorare insieme, con ancora più determinazione, per evitare il ripetersi di tali tragedie. Addolora apprendere di eventi di questa portata. Siamo vicini alle famiglie, che vengono private, in modo inaspettato e tragico, dell’affetto dei loro cari. Ogni infortunio, ogni decesso per motivi di lavoro, è una sconfitta per la comunità tutta”.

LA CGIL - "È inaccettabile continuare a morire di lavoro, è una sconfitta per tutti e nel momento in cui si muore di lavoro non esiste più il diritto al lavoro previsto nella nostra Costituzione", si legge in una nota del segretario generale della Cgil di Pistoia, Daniele Gioffredi, e del segretario della Filctem Massimiliano Brezzo. "Purtroppo, nonostante si vada verso una digitalizzazione sempre più spinta del mondo del lavoro - aggiungono - si continua a morire come nel secolo scorso e finché ci sarà necessità del patrimonio umano che è un valore e dà dignità, occorre investire in sicurezza, che invece spesso è considerata solo un costo, così come nella prevenzione e nella formazione permanente a partire dalle scuole. Il tema della sicurezza va affrontato a 360 gradi perché è collegato al lavoro, alla sua organizzazione, alla sua quantità e alle sue regole e deve rimanere centrale, perseverando nella direzione della prevenzione, attraverso il potenziamento di tutti gli strumenti legislativi, ispettivi ed anche contrattuali per cercare di debellare questa piaga sociale e non dover piangere altre morti bianche». «La Cgil di Pistoia - concludono - è a disposizione della famiglia per tutta l'assistenza e la tutela necessaria".