GIACOMO BINI
Cronaca

Cinghiali in autostrada, nell'incidente mortale di Lodi ferita una famiglia toscana

Sono padre, madre e tre figli. Percorrevano il tratto in quei minuti: la loro auto è stata violentemente tamponata

Incidente sull'A1 tra Casalpusterlengo e Lodi

Lodi, 4 gennaio 2019 - Sono tornati a casa, illesi, ma ancora fortemente sotto choc i cinque componenti di una famiglia di Montale, due genitori e tre figli di 15,13 e 8 anni, scampati al pauroso incidente sulla autostrada A1 provocato dall’attraversamento di un branco di cinghiali.

Nel pomeriggio di venerdì il babbo e la mamma si sono affacciati alla porta di casa, ma non hanno rilasciato dichiarazioni chiedendo rispetto verso il loro stato d’animo ancora profondamente turbato dalla terribile esperienza vissuta nella notte tra mercoledì e giovedì scorso.

La famiglia montalese tornava da un soggiorno in Inghilterra e quindi era quasi al termine di un lungo viaggio in auto quando, intorno alle 4, nel tratto della A1 tra Lodi e Casalpusterlengo, un branco di almeno tre cinghiali ha attraversato la carreggiata. La loro auto è stata la prima, dei tre veicoli coinvolti, a urtare contro quell’improvviso, spaventoso ostacolo. Il colpo violentissimo, lo scoppio degli airbag, la manovra, abilissima, del padre che riesce a fermare l’auto accostando sulla destra verso la corsia di emergenza.

Sembra finita, ma è solo l’inizio dell’incubo. Una seconda auto immediatamente dietro, urta anch’essa contro i cinghiali, finendo anch’essa sulla destra e un attimo dopo un nuovo impatto di una terza auto che finisce per schiantarsi proprio contro l’auto della famiglia di Montale.

Ci si può immaginare il terrore dei genitori finché non hanno constatato che i tre figli erano salvi e non avevano riportato danni. Non ce l’ha fatta invece il conducente della terza auto, un 28enne di origini polacche ma residente in Italia, che è morto sul colpo.

La famiglia di Montale, insieme agli altri feriti è stata ricoverata all’ospedale di Lodi, dove, dopo alcune controlli, sono stati tutti dimessi e hanno potuto fare ritorno a casa. Nella loro mente sono ancora vivissime le impressione di quegli istanti di paura, rumori e immagini da cui non sarà facile liberarsi.

Ma intanto hanno potuto stringersi l’uno all’altro, nel calore della loro casa, salutati da parenti, amici e conoscenti. Sui risvolti giuridici del sinistro abbiamo chiesto un parere tecnico all’ex comandante della Polizia Municipale di Montale Cataldo Lo Iacono che nel 2012 dedicato una ricerca specifica proprio al caso degli incidenti provocati da attraversamenti di animali.

«La responsabilità è della società che gestisce l’autostrada – afferma Lo Iacono – che ha l’obbligo di munire il percorso di una rete di protezione e di curarne la manutenzione. Lo confermano diverse sentenze anche recenti della Cassazione in particolare una del 2007, ma in un’altra sentenza del 2017 la cassazione la responsabilità del gestore e il suo obbligo di risarcimento permangono anche se la recinzione è integra».