
Inceneritore, la quarta proposta: "L’obiettivo ora è rifiuti zero". Nerozzi passa all’attacco
"Abbandono delle tre linee d’incenerimento e bonifica, passi concreti verso ‘Rifiuti zero’". Il consigliere Alfredo Fabrizio Nerozzi, con deleghe all’ambiente e transizione ecologica, lancia la quarta proposta sul futuro dell’inceneritore. Nerozzi (foto) nei prossimi giorni protocollerà una mozione per chiedere a sindaco e giunta l’impegno per una strategia a rifiuti zero. Intanto anticipa: "Nell’impianto rimarrebbe la raccolta ingombranti alla piattaforma Maciste ampliata e il recupero e riutilizzo di materiali provenienti da residui edili e tessili, che non necessitano d’incenerimento. Deve essere differenziata la plastica utilizzabile per il riciclo da quella non adatta al riciclo, quest’ultima tramite consorzi può essere venduta a imprese e usata in contesti industriali come combustibile secondario. Ecologia ed economia si sposano grazie a produzioni circolari – afferma Nerozzi –. La quarta proposta è aperta a integrazioni e contributi come, a esempio, il punto della proposta di Ladurner che prevede di realizzare una linea di recupero e trattamento dei pannelli fotovoltaici dismessi. La posizione dei dipendenti sarà preservata, la differenziazione di secondo livello del rifiuto residuo comporterà l’occupazione di ulteriori operatori. Obiettivo, riduzione del residuo indifferenziato al minimo. I Comuni che hanno adottato la strategia ‘Rifiuti zero’ con buoni risultati – osserva – sono più di 330 in Italia per un totale di abitanti coinvolti superiore a 7 milioni e 200mila. Questa politica richiede la sinergia di tutti i Comuni coinvolti, proprietari dell’impianto e non, dell’Ato Centro".
Il consigliere, che fa parte della lista civica Forza Agliana Piana pistoiese per la Toscana e dall’inizio del 2023 è passato nella maggioranza, ricorda: "Dopo diversi rinvii della chiusura dell’inceneritore sono state prospettate tre proposte che prevedono principalmente mantenimento e riammodernamento dell’impianto, certificando il fallimento del sistema di gestione Regione Pd a discapito di una gestione circolare. Ho chiesto un consiglio comunale aperto, che si terrà il 15 febbraio, per dare voce a cittadini e comitati. I vecchi modelli, realizzati a danno della salute delle persone e dell’ambiente e basati su un’economia lineare, ci devono stimolare a modelli di sviluppo alternativi, verso un’economia circolare ispirata a processi naturali e rigenerazione delle risorse. Sto portando avanti questo percorso alternativo – conclude – con il contributo di tecnici e persone esperte come Rossano Ercolini di ‘Rifiuti zero’, Fabrizio Bertini, Rosanna Crocini e rappresentanti di comitati". Piera Salvi