
Il piano nazionale di ripresa "Soldi e risorse attirano le mafie Occorre tenere la guardia alta"
Da un lato c’è la soddisfazione per l’imminente arrivo, anche nella provincia di Pistoia, di ingenti risorse dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), che consentiranno di effettuare quegli interventi finora impossibili da realizzare, per la mancanza di fondi. Dall’altro c’è la necessità di rafforzare le azioni di tutela del corretto avanzamento delle progettualità finanziate e di prevenire le infiltrazioni della criminalità organizzata, che soltanto sistemi di monitoraggio adeguati possono evitare. Se ne è parlato ieri nel corso di un incontro promosso dalla Prefettura, al quale hanno preso parte enti, istituzioni e forze dell’ordine. "Le mafie – ha evidenziato il prefetto Licia Donatella Messina – vanno a cercare il denaro, perché il denaro dà potere e siccome i loro obiettivi sono potere e denaro, ecco che si muovono dappertutto, con modalità che oggi sono diverse rispetto al passato. Le mafie hanno fatto il salto di qualità, dispongono di professionisti che si presentano come persone perbene, ma lo scopo è sempre quello: impossessarsi del denaro. Lo Stato – ha aggiunto il prefetto – ha il compito e il dovere di tutelare l’economia sana e legale, il nostro impegno è tutto profuso in questa direzione".
"Occorre stare attenti – ha sottolineato il questore Olimpia Abbate – e tenere la guardia alta. Le mafie e la criminalità organizzata vedono i fondi del Pnrr come oro per le loro casse. Con ciò non voglio dire che in questa provincia si corra questo pericolo, ma nella lotta alla mafia non bisogna mai abbassare le difese". "La Direzione investigativa antimafia – ha spiegato Francesco Nannucci, che dirige la Dia di Firenze – ha messo in campo da mesi una mini task force dedicata proprio all’analisi delle procedure degli appalti in Toscana e in Umbria, finalizzata a capire quanti sono i soldi che arrivano e le eventuali possibili ingerenze da parte della criminalità organizzata. Uno dei metodi che usiamo – ha aggiunto – è incrociare tutti i dati relativi alle società interdette e i finanziamenti che arrivano, per capire quanto e come gli appalti possono essere compromessi dall’ingerenza della criminalità organizzata".
Per dare l’idea dei fondi che arriveranno a breve sul territorio pistoiese, il presidente della Provincia, Luca Marmo, ha citato un dato della Stazione unica appaltante della Provincia, che gestisce la quasi totalità delle risorse afferenti al Pnrr per conto delle amministrazioni. "Stimiamo – ha affermato – che da qui alla fine dell’anno gestiremo un volume di gare pari a 159 procedimenti, per circa 130 milioni di euro di investimenti. Numeri di rilievo, sebbene non tutti siano afferenti al Pnrr".
Patrizio Ceccarelli