REDAZIONE PISTOIA

Il metano si ferma... a pochi metri dalle case

Allaccio ancora rimandato per alcune famiglie di Maresca. Il racconto di Riccardo Filoni: "Per noi sarà un inverno problematico"

Arriva il metano sulla porta di casa ma non viene allacciato. Inizia così l’odissea di quattro famiglie residenti nel borgo del Mulin Vecchio, prima periferia ovest del paese di Maresca. Siamo nella zona del complesso turistico de Le Ginestre, nel quale la Provincia di Pistoia detiene la proprietà di due piscine, una scoperta e l’altra invece al chiuso. Alle piscine il metano arriva e alle case sottostanti, come ci informano le lagnanze dei residenti, invece no. Eppure l’allaccio della conduttura è situato a una ventina di metri dalle case in questione. Toscana Energia si era impegnata a fornire il gas già dai mesi scorsi, così Riccardo Filoni, fiducioso nel rispetto degli impegni presi, ha smantellato l’impianto di riscaldamento alimentato a gasolio preesistente, per sostituirlo con quello a metano, fino a che, nei giorni scorsi è arrivata l’amara sorpresa: l’allacciamento non verrà effettuato prima dell’inverno, forse in primavera. Questo vuol dire passare la cattiva stagione, che in montagna non è proprio mite, scaldandosi con mezzi di fortuna. "In casa – racconta un po’ amareggiato Filoni – abbiamo una stufa a legna che può, almeno in parte, sopperire alla mancanza del riscaldamento centralizzato, certo non è la stessa cosa, né in termini di abitabilità, né di costi. Sembrava che tutto potesse andare a buon fine, invece restiamo a guardare i tubi che passano a pochi metri da casa senza poter usufruire del servizio". Resta così da completare il breve tratto che nessuno pare intenzionato a portare a termine e per alcune famiglie si profila un inverno problematico. Nel pomeriggio di ieri sono state scaricate diverse transenne e un rotolo di tubo, alimentando la speranza che i lavori potessero iniziare, ipotesi sostenuta da alcuni addetti di Toscana Energia presenti sul posto, la copia dell’ordinanza comunale affissa sul materiale scaricato parla però di tutt’altro. Il sindaco, informato della questione, si è detto a conoscenza che ci sarebbe stato qualche ritardo ma, fiducioso che si arriverà a soluzione in tempi ragionevoli.

Se il Mulin Vecchio piange, anche Case Alte non ride e la rimozione delle transenne che delimitavano il cantiere, arrivato in località Case Martini, lasciano presagire che la metanizzazione dell’intero anello che doveva essere conclusa entro il mese appena terminato, potrebbe slittare a data da destinarsi. Per i numerosi borghi che si affacciano sulla strada pare ci sia da fare ancora il progetto, da finanziare attraverso una nuova gara. Tradotto in termini temporali se ne parla nel 2022 se tutto va bene, intanto i costi della materia prima aumentano.

Andrea Nannini