REDAZIONE PISTOIA

Il Leon d’Oro ai nastri In pista con l’energia e la forza dei giovani Sostenuti dai "big"

L’anno scorso i giallorossi dettero filo da torcere ai vincitori. Il presidente Berni esulta: "Il rione ha ritrovato anima e identità". Poi la soddisfazione per aver investito sui ragazzi pistoiesi. .

Il Leon d’Oro ai nastri In pista con l’energia e la forza dei giovani Sostenuti dai "big"

di Saverio Melegari

Il rione del Leon d’Oro è indubbiamente quello più giovane di tutto il novero della competizione pistoiese che si presenta alla Giostra dell’Orso di mercoledì prossimo. E, a livello di "linea verde", c’è indubbiamente anche la dirigenza visto che lo scorso anno il neo presidente Alessandro Berni entrò in carica a luglio inoltrato, come il resto del consiglio, dovendo fare tutto di corsa e senza un minimo di rodaggio per capire come funziona la Giostra da "dentro". Nonostante questo, in pista, i giallorossi furono quelli che dettero maggior filo da torcere ai vincitori, il Cervo, peccando forse proprio di un minimo di esperienza e di gestione dei momenti topici. "Dopo la centrifuga di emozioni dello scorso anno dove mi sono ritrovato catapultato dentro questo mondo dieci giorni prima della Giostra, adesso ho vissuto tutto con maggior calma – dice Alessandro Berni, presidente del Leon d’Oro – e devo dire che il rione ha ritrovato la sua anima, la sua identità ed è tornato in mezzo alla gente. È stato rifatto, per intero, il consiglio direttivo che adesso è composto da 20 componenti ed il mio vice è l’avvocato Andrea Giovannini, ma soprattutto siamo stati con la gente del rione, oltre che a lavorare nella nostra scuderia (al Matti Meli Ranch di via della Molina, area ex Pallavicini, ndr)".

E, di fronte a questo consolidamento, il presidente del Leon d’Oro è orgoglioso di un aspetto in particolare. "Abbiamo investito su sbandieratori, tamburini e chiarine – dice con orgoglio Berni – tanto che ci sono a suonare soltanto ragazzi pistoiesi che hanno messo a disposizione il loro tempo per fare squadra: per troppi anni si è fatto ricorso a persone che venivano da fuori, e quindi dovevano essere pagate, ma con zero senso di appartenenza". Adesso, però, incombono le prove e il risultato della Giostra. "Abbiamo confermato tutta la nostra gioventù e con ragazzi pistoiesi, ci piace ribadirlo: non è vero che non si possono valorizzare, noi vogliamo farli crescere negli anni", conclude il numero uno di porta San Marco.

In mezzo a questi giovincelli, da segnalare il ritorno di Francesco Menici trascinatore nel successo del 2016 e poi passato anche dal Drago, ce n’è uno di belle speranze che a gennaio farà 50 anni ed ha vinto gli ultimi tre Speron d’Oro: Simone Gianni, che ha ancora voglia di dire la sua. "In questo anno abbiamo lavorato per migliorare l’intesa di squadra e sono molto soddisfatto – ammette – i ragazzi sono cresciuti e si impegnano: il nostro intento è quello di creare e non di distruggere. Io correrò? Il cuore, la voglia e la fame non mi mancano e, quindi, dico che ci dovrei essere. A meno che qualcuno, in questi giorni, non dimostri di essere più forte, allora mi siedo volentieri in panchina (ride, ndr)…". Ma che Giostra bisogna aspettarsi? "Vedendo gli organici degli altri rioni direi grande equilibrio – conclude Simone Gianni – le squadre sono tutte molto forti e partiamo alla pari. Si deciderà sui minimi dettagli, come del resto è successo in questi ultimi anni".

La squadra giallorossa è composta da: Simone Gianni (che è anche il responsabile Giostra), Mattia Privitera, Melissa Privitera, Francesco Menici, Francesca Innocenti, Valentina Tuci e Andrea Beneforti.