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Il costo del carburante resta alle stelle. L’allarme di Aduc: "Intervenire subito"

Non c’è fine d’estate che tenga o nemmeno l’imminente arrivo del mese di ottobre e dell’autunno: in questo scorcio di 2023 il prezzo medio della benzina (e del gasolio) non accenna a diminuire e l’Aduc (Associazione Diritti Utenti e Consumatori) lancia un nuovo grido di allarme: "purtroppo si nota una stabilità in un brutto contesto dentro il quale non si vede un cambio di rotta".

Secondo le rilevazioni di ieri, la benzina viaggia a 2,078 euro al litro al self in autostrada e sopra i 2 euro in ben undici regioni, compresa la Toscana. E l’associazione dei consumatori non lesina critiche all’operato dell’esecutivo, alla luce anche della proposta del bonus per indorare la "pillola" di questi prezzi alle stelle.

"Il bonus di 80 euro per i meno abbienti non è una misura economica – prosegue Aduc – ma solo caritatevole verso chi lo stesso Governo considera bacino di consenso. L’Italia avrebbe bisogno di far pagare meno la benzina a tutti – aggiungono –, soprattutto alle aziende che, con meno costi, potrebbero riversare i benefici sui costi dei loro prodotti e servizi".

"L’unico possibile intervento sarebbe il calo delle accise, che pesano per il 60% del prezzo alla pompa – concludono da Aduc – ma non è ipotesi in considerazione, anzi, all’inizio dell’anno le accise sono state addirittura aumentate".

red.pt