
Passaggio di testimone al comando provinciale dei carabinieri di Pistoia: dopo quasi tre anni di servizio il colonnello Gianni Fedeli ha lasciato l’incarico per assumere quello di Capo di Stato maggiore della scuola marescialli carabinieri di Firenze. Al suo posto, in servizio ufficialmente da ieri, si è insediato il colonnello Stanislao Nacca, proveniente proprio dalla scuola marescialli di Firenze dove svolgeva l’incarico di capo ufficio personale.
Durante gli ultimi tre anni sono numerose le attività d’indagine svolte dai militari del comando provinciale. Tra queste si ricordano l’indagine "Kalimera" che ha consentito di smantellare un’organizzazione dedita allo spaccio di grossi quantitativi di stupefacenti, conclusasi nel mese di luglio 2020 con l’esecuzione di 17 ordinanze di custodia cautelare, e l’indagine "Thunderstorm", che nel marzo scorso ha consentito di smantellare un’organizzazione criminale dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti nelle province di Pistoia, Firenze e Prato, con l’esecuzione di 20 misure cautelari. Di grande rilievo anche l’operazione "Overdose" che in aprile portò all’esecuzione di 10 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti soggetti di nazionalità nigeriana. A questi si aggiunge infine l’arresto a Tirana nel maggio scorso di un 56enne albanese, ultimo componente della banda che dopo la tragica rapina di Buriano del 2013 ferì brutalmente il giovane Gangale lasciandolo paralizzato.
E’ delle ultime ore invece l’attività dei carabinieri della stazione di Montale e della sezione radiomobile della compagnia di Pistoia che domenica pomeriggio hanno arrestato due trentenni per danneggiamento, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio è avvenuto in via 4 novembre, dove erano state segnalate due persone, un uomo e una donna che, nel corso di una discussione tra loro ed in preda all’agitazione, avevano danneggiato un’auto in sosta sulla strada. Giunti sul posto i militari hanno constatato la presenza dei due trentenni che, a torso nudo ed in evidente stato di ebbrezza, hanno cominciato ad inveire contro i militari, rifiutandosi di declinare le proprie generalità ed anzi insultandoli e rivolgendo loro minacce. L’uomo ha anche aggredito i militari che tuttavia sono riusciti a bloccarlo. Nel frattempo anche la donna ha inciato ad aggredire i carabinieri.