REDAZIONE PISTOIA

Hitachi, premio di risultato: "Per molti ma non per tutti"

Con una nota la Fiom Cgil precisa che il riconoscimento economico dipende dal livello di inquadramento: "I quattromila euro sono per i dirigenti" .

Hitachi, premio di risultato: "Per molti ma non per tutti"

PISTOIA

Si fa un gran parlare in questi giorni del premio di risultato per i lavoratori di Hitachi Rail Sts di via Ciliegiole per quanto prodotto nello stabilimento nel corso dell’ultimo anno solare. E mai, come in questi frangenti, ballano cifre, stime, e leggende su quello che accade a livello retributivo: così, la rappresentanza Rsu della Fiom-Cgil e i lavoratori iscritti al sindacato hanno diffuso una nota. "L’affermazione che a tutti i lavoratori sarà versato un premio di 4.175 euro non corrisponde alla realtà – fanno sapere – il premio dipende dal livello di inquadramento e la cifra pubblicata è quella percepita dai quadri più alti e al lordo delle ritenute fiscali: cifre che, comunque, sono frutto della contrattazione messa in campo dai sindacati per chiedere una redistribuzione verso i lavoratori dei risultati aziendali ottenuti".

Da qui, poi, si apre un ulteriore problema ed è quello delle centinaia di maestranze che ogni giorno lavorano all’interno dello stabilimento ma facenti capo ad aziende esterne e, di conseguenza, percepiscono anche salari inferiori senza premi di risultato. Una situazione ampiamente denunciata dallo stesso sindacato. "Si tratta di una vera e propria iniquità – dicono i lavoratori iscritti alla Fiom-Cgil – e vogliamo provare a mettere in campo azioni per migliorare le condizioni di queste persone che per noi esistono sempre e non solo una volta l’anno. Le nostre richieste, a riguardo, sono state chiare e nette: aprire la trattativa per il premio di risultato alle aziende che operano all’interno dello stabilimento, così come inserire nei contratti salvaguardie che impediscano alle aziende dell’incentrato di farsi concorrenza al ribasso sulla pelle dei loro lavoratori. All’azienda, inoltre, è stato detto di farsi carico delle condizioni di sicurezza nelle quali operano i lavoratori dell’incentrato, che non sono le stesse di chi è interno e, infine, i criteri industriali alla base dell’uso dell’incentrato all’interno dello stabilimento".

Su questi punti il sindacato fa sapere di aver ricevuto risposte ritenute insoddisfacenti ma, non per questo, la voglia di difendere i diritti di tutto il comparto verrà meno: "Andiamo avanti, fedeli al principio, per cui a parità di lavoro ci deve essere parità di salario".

SM