REDAZIONE PISTOIA

Inizia l'era Hitachi. "Sì alla gara per i treni regionali. Competitivi in tutti i mercati"

L’avviso all’indotto: "Resta chi garantisce ottimi standard e qualità"

Hitachi (Foto Castellani)

Pistoia, 5 novembre 2015 -  LA PARTECIPAZIONE di Hitachi rail Italy alla maxi-gara Trenitalia da 4 miliardi e mezzo di euro per 500 veicoli è possibile. «Guardiamo a tutte le opportunità nel mondo, perché questo è un gruppo globale. Il mercale locale italiano è molto importante, pertanto stiamo aspettando di ricevere la proposta di richiesta dell’offerta», spiega l’ad Hitachi rail Europe, Alistair Dormer in conferenza stampa in via Ciliegiole, prima tappa della tre giorni che lo porterà anche agli stabilimenti di Napoli e Reggio Calabria.

«Sappiamo che quella per i treni pendolari italiani è una gara molto importante non soltanto per Hitachi Italy ma per tutti i nostri fornitori e, naturalmente, per i passeggeri italiani».

Ci sono altre gare alle quali Hitachi ha intenzione di partecipare a breve? «Sì – sorride Dormer in risposta alla domanda che si leva dalla sala stampa – ma questa discussione adesso sarebbe prematura, perché si tratta di gare che richiedono molto tempo. Fino a oggi non avevamo la capacità di partecipare – continua il brillante manager inglese di 52 anni appassionato di calcio e tifosissimo del Portsmouth – ma con AnsaldoBreda e Sts avremo la possibilità di offrire i prodotti migliori a un prezzo competitivo».

LA «COMBINAZIONE» fra la sede inglese, quella di Sts e quelle di Breda sarà al centro della strategia dei giapponesi. «Ci sarà condivisione di tecnologie fra le aziende e non una specializzazione produttiva fra stabilimenti, una regola che noi non abbiamo. Disponiamo di una vasta gamma di prodotti, fra treni ad alta velocità, Intercity, treni per pendolari e metteremo in comune conoscenze e prodotti», specifica Dormer seduto fra il nuovo ad Hitachi rail Italy, Maurizio Manfellotto e Kentaro Masai, chief operative officer della divisione europea.

PIANIFICAZIONE e strategie oltrepasseranno i confini nazionali, ma il rapporto con il territorio continuerà. Almeno a certe condizioni: su questo la multinazionale concederà pochi margini di errore. «Hitachi – dichiara Dormer rispondendo sul futuro dell’indotto – è estremamente attenta alla qualità. Siamo e vogliamo essere competitivi peranto incoraggeremo la nostra catena di fornitura a soddisfare gli standard e offrire ottimi rapporti qualità-prezzo». Con i suoi modi affabili il manager aveva già messo in guardia la galassia dell’indotto, nel giorno della sua prima visita a Pistoia. «Se i criteri richiesti verranno rispettati – ripete – avremo un grande futuro insieme. Sono convinto che a ogni stabilimento servirà una catena di fornitura locale».

s.t.