REDAZIONE PISTOIA

Hitachi, è già Natale: lavoro fino al 2024

Il 2021 è stato da record e i prossimi tre anni possono replicarlo grazie alle commesse già ottenute e alle gare in via di conclusione

Per lo stabilimento Hitachi Rail Sts di Pistoia si sta per chiudere un anno da incorniciare. E alle porte c’è un 2022 altrettanto roseo: dalle parti di via Ciliegiole il lavoro infatti non manca e le previsioni parlano di carichi inalterati per il prossimo anno, con solo una leggera, ipotetica, flessione tra il 2023 e il 2024, senza contare però le molte gare d’appalto a cui il colosso giapponese ha partecipato e che potenzialmente potrebbero fruttare altre commesse alla fabbrica pistoiese.

Intanto, tra la maxi-fornitura di treni Rock (169 già ordinati e attualmente in produzione, con la possibilità di arrivare fino a 300 convogli nell’ambito dell’accordo quadro da 3 miliardi di euro siglato nel 2016 con Trenitalia), i treni ibridi (qui siamo a quota 43 ordinati e attualmente in produzione, con la possibilità di incrementare ulteriormente il numero) e svariati mezzi AV per Italia, Francia e Spagna (anche in questo caso le prospettive future sono buone, grazie alla recente acquisizione della parte tecnologica di ETR1000 da Alstom), si può parlare di lavoro garantito per i prossimi tre anni per le circa 1600 persone, tra dipendenti diretti e indotto, che operano nella fabbrica.

Guai tuttavia ad accontentarsi o, ancora peggio, ad abbassare la guardia: per questo i sindacati di Hitachi continuano a chiedere a gran voce di essere coinvolti nelle scelte strategiche in vista dell’arrivo dei fondi del Pnrr. I progetti futuri che riguarderanno la mobilità sostenibile potrebbero far segnare una svolta in positivo per il futuro, anche a più lunga scadenza, dello stabilimento pistoiese, ma c’è bisogno di certezze sugli intenti delle istituzioni, in particolare la Regione Toscana, nonché su come queste risorse europee verranno spese.

In questo senso la richiesta di incontro inviata nelle scorse settimane al presidente toscano Eugenio Giani da Fim-Cisl e Uglm-Ugl non è ancora stata presa in considerazione.

"Purtroppo siamo sempre in attesa di un riscontro – afferma Jury Citera, segretario provinciale Fim-Cisl – ma il tempo stringe ed esigiamo delle risposte. Si fa un gran parlare del Pnrr e delle opportunità al suo interno in merito al rafforzamento della mobilità. Sono risorse importanti che riguarderanno anche la nostra regione, per questo vogliamo comprendere quali siano i progetti di rilancio del nostro territorio, dove da molti anni esiste un settore ferroviario rinomato in tutto il mondo".

I sindacati non vogliono rischiare di perdere un’occasione d’oro: "Siamo infatti convinti – conclude Citera – che le maestranze di Hitachi e di tutte le aziende che operano nel suo indotto potranno contribuire a rafforzare e sviluppare il settore della mobilità all’insegna della sostenibilità e a rendere la nostra regione ancora più attraente".

Alessandro Benigni