Gli over 60 si fidano ancora di AstraZeneca "Meglio del mix, pronti a fare la terza dose"

I pistoiesi non sono preoccupati dopo gli ultimi casi di reazioni avverse. E’ più difficile orientarsi fra i diversi dietrofront degli ultimi mesi

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Sono cominciate in Toscana le cosiddette somministrazioni eterologhe, ovvero quelle effettuate con la prima dose di vaccino a vettore virale e la seconda a Rna messaggero. Il mix è scattato dopo che il Cts ha vietato l’utilizzo di AstraZeneca e Johnson&Johnson per le persone con meno di 60 anni. La Toscana, a differenza di altre Regioni italiane, ha deciso di attenersi scrupolosamente alle indicazioni arrivate dal governo. E così chi ha ricevuto la prima dose di AstraZeneca e che aveva la prenotazione per la seconda sta ottenendo Pfizer o Moderna. La vaccinazione mista è stata approvata dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) sulla base di studi clinici pubblicati nelle ultime settimane. Nel frattempo però, l’Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha ribadito che AstraZeneca resta indicato per tutti. Il risultato di queste comunicazioni contrastanti è il caos, che si va ad aggiungere alla confusione e alla graduale perdita di fiducia da parte dei cittadini provocata dall’apertura al mix sui vaccini - sul quale le posizioni degli esperti non sono così granitiche - e dall’ennesimo cambio di rotta, il quarto dall’inizio dell’anno, su AstraZeneca, imposto dagli esperti alla luce delle nuove evidenze scientifiche e del miglioramento della situazione epidemiologica. Riguardo alla validità in sé e del rapporto fra rischi e benefici del vaccino anglo-svedese però i pistoiesi non sembrano nutrire grossi dubbi. Basti pensare alla signora Gina, alla quale - essendo over 60 - fra circa due settimane verrà inoculata la seconda dose di AstraZeneca.

"Non sono affatto preoccupata da quello che si legge in giro, così come non lo ero prima di ricevere la prima dose, dopo la quale non ho avuto particolari effetti collaterali. Il mio medico mi ha detto di stare tranquilla e che questo era il vaccino più adatto, e quindi mi sono fidata". Sulla stessa falsariga il pensiero di Alice (foto sopra), che ha ricevuto entrambi le dosi di AstraZeneca: "Il fine giustifica i mezzi. Se fosse prevista anche una terza somministrazione non avrei problemi a farla". C’è poi chi come Maurizio Gori per il momento non dovrà sottoporsi a una nuova inoculazione, in quanto si è negativizzato dal Covid a fine febbraio: "Sì, ho avuto il virus e per questo ho dovuto attendere che fossero trascorsi tre mesi dal primo tampone positivo prima di ottenere AstraZeneca. Non ero in ansia e anzi, se dovesse esserci una terza dose non mi tirerei indietro". Lo stesso tragitto di Maurizio lo ha percorso pure Emanuela Gelli: "Dopo essere stata contagiata a ottobre, mi sono vaccinata a maggio con AstraZeneca. E non me ne pento affatto, anche perché non ho accusato alcunché. Mi sembra chiaro che gli effetti post somministrazione varino da soggetto a soggetto".

Francesco Bocchini