GIOVANNI FIORENTINO
Cronaca

Infrastrutture da potenziare. Capecchi aspetta la terza corsia: "C’è un accordo da rispettare"

Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia parla di "ritardo accumulato negli ultimi trent’anni". Europee: "Un test per capire se ci sia un ritorno della sinistra o la conferma del centrodestra".

Alessandro Capecchi, lei rappresenta Fratelli d’Italia in consiglio regionale ed è ’figlio’ del nostro territorio. Per quel che riguarda le opere pubbliche dell’intera provincia, quali sono a suo avviso le più impellenti?

"Visto il ritardo infrastrutturale accumulato dalla provincia negli ultimi 30 anni bisogna migliorare l’aspetto della viabilità, auspicando che Autostrade dia corpo all’accordo firmato quando ero assessore all’urbanistica. La realizzazione della terza corsia, del nuovo casello a Badia e dell’asse dei vivai rappresentano un passo fondamentale, al pari del collegamento verso est con quella che dovrà essere la Variante montalese. Per la Montagna, abbiamo chiesto uno sforzo alla regione per migliorare la Modenese: non solo il bypass di San Marcello, ma anche tramite la realizzazione di una o due gallerie. Per la Valdinievole, indico il tema del superamento di Collodi e tutto il settore cartario che risente ancora di una viabilità da inizio ‘900".

Sull’inceneritore di Montale si va verso la proroga dell’attuale impianto: cosa ne pensa?

"Per responsabilità della maggioranza a trazione Pd, di fatto la Toscana è ancora senza un Piano rifiuti perché la procedura è "addormentata" sulle controdeduzioni alle osservazioni. Questa situazione unita, allo squilibrio strutturale per mancanza di impianti di Ato Toscana Centro, costringe a tenere aperto il termovalorizzatore di Montale perché altrimenti 70mila tonnellate di rifiuti andrebbero in discarica. O sarebbero smaltiti fuori regione, con ulteriori spese per i contribuenti, anche perché la politica regionale ha eliminato per esigenze elettorali Case Passerini senza prevedere alternative"

Come ha festeggiato il 25 aprile? "Quest’anno non ero in piazza perché mi trovavo all’estero, ma il mio pensiero arriva da oltre i confini. Questo non cambia il significato di questa data che resta nella Storia nel nostro Paese".

Sono in arrivo due appuntamenti elettorali importanti: cosa si aspetta da FdI e centrosinistra tra amministrative ed europee?

"Penso che il centrodestra risulti sempre più convincente agli occhi degli italiani, come testimoniano le recenti vittorie in Basilicata ed in Abruzzo. Spostandoci a livello provinciale, Fratelli d’Italia fa da traino ma non per questo sottovalutiamo l’apporto degli alleati e delle associazioni che riconoscono la bontà dei candidati e dei programmi elettorali. L’obiettivo per le comunali è di vincere in ogni comune: siamo coscienti della forza dei nostri avversari e li rispettiamo, ma oltre alle conferme delle realtà che già amministriamo mi aspetto qualche sorpresa. E confido in un ottimo risultato anche alle Europee: avere un rappresentante toscano all’Europarlamento, magari come Francesco Torselli, sarebbe a mio avviso un vantaggio per il territorio".

L’elettorato pistoiese, sia a livello di Comune che di Provincia, può ancora considerarsi saldamente di sinistra come lo era sino a pochi lustri fa?

"Siamo coscienti di essere nati e cresciuti in una città con una solida tradizione di sinistra, ma non ci siamo mai scoraggiati. Insieme al sindaco Tomasi, abbiamo dimostrato una prima volta nel 2017 e poi due anni fa come anche a Pistoia fosse possibile l’alternanza: questa è forse la nostra vittoria più grande, che rimarrà nella storia. Oggi poi credo che il voto ideologico stia via via scomparendo. Pistoia è una provincia con una maggioranza di sinistra a mio parere sempre più risicata ed è anche per questo che le Europee rappresenteranno un banco di prova: visto che si vota con il proporzionale, sarà un altro test per capire se ci sia un ritorno della sinistra o una conferma del centrodestra. Che oltre a Pistoia, governa il Paese"