
Quasi nessuno si aspettava una decisione tanto veloce. Ieri alle 15.38, attraverso un comunicato ufficiale, il prefetto di Pistoia Gerlando Iorio ha dichiarato di "aver adottato il provvedimento di accertamento della sussistenza della causa di sospensione di diritto della carica di sindaco di Pescia per Oreste Giurlani, sulla base della sentenza di condanna emessa dal tribunale di Firenze per i reati previsti dagli articoli 314 e 323 del codice penale".
Eugenio Di Agosta, capo di gabinetto della prefettura, contattato dal nostro giornale per alcune chiarimenti sulla frase scritta in termini giuridici, ha confermato che, a partire da ieri, Giurlani è sospeso per 18 mesi dalla carica di sindaco di Pescia.
Al suo posto, come reggente dell’amministrazione, viene nominata la sua vice Guja Guidi, che è anche titolare delle deleghe relative alla cultura, al turismo, ai gemellaggi e alle politiche del personale.
Gabriele Melani, uno dei difensori di Oreste Giurlani, non nasconde una certa sorpresa per la rapidità con cui il prefetto Iorio ha emesso il provvedimento di sospensione nei confronti del sindaco. "Valuteremo la presentazione di un ricorso – spiega – in merito a quest’ultima decisione". A occuparsi di un eventuale contenzioso tra Giurlani e la prefettura dovrà essere il tribunale civile, come avvenuto per numerosi altri casi in Italia, dove è stata messa in discussione l’applicazione della legge Severino. Giurlani spera di ricalcare le orme del sindaco di Catania, sospeso per una condanna analoga e poi reintegrato in attesa della sentenza della Corte Costituzionale sulla regolarità della Legge Severino.
Ieri alle 19.30 Giurlani non ha però rinunciato alla sua consueta diretta Facebook sulla sua pagina Oreste Giurlani sindaco. L’impressione è che voglia continuare comunque a svolgere l’analoga funzione, sia pure fuori dalle stanza comunali. "Sto facendo il sindaco... anche se sospeso – ha dichiarato – Mi hanno detto di non fare la diretta, ma io la faccio lo stesso. Se qualcuno si offende, si arrangi. Tanto giovedì mi hanno condannato a 6 anni e 7 mesi. Mi denuncino pure anche perché faccio questa diretta".
"Il sindaco – precisa – adesso è Guja Guidi. Finora mi ha fatto da backstage e adesso farò io il backstage a lei. Io guarderò da lontano e farò il grande saggio. Voglio poi dire a quei gufi che pensavano che l’amministrazione si sfaldasse: non si sfalda nulla. Tutto continua come prima. Gli assessori sono coesi e continueranno sulla stessa linea. Anche il gruppo di maggioranza è coeso quanto mai. Non sarò sindaco per 18 mesi, ma se faccio ricorso magari ritorno prima".
Poi un attimo di scoramento: "Devo capire e riflettere se andare ancora avanti. Se ho la forza di combattere o no". Ma ecco subito la nuova impennata: "Resto sempre un combattente!".
Ringrazia i cittadini per la solidarietà nei suoi confronti: "Mi sono commosso e mi è venuta la lacrima. Migliaia di persone mi hanno inviato i loro messaggi di sostegno. Sono orgoglioso di essere il sindaco di una città così. In campagna elettorale ho subito offese per me stesso e la mia famiglia, ma rifarei tutto quello che ho fatto come sindaco". E annuncia una nuova trasmissione di contatto diretto con i pesciatini: “Piazza Grande“. "Ogni sera ci troveremo in piazza per continuare a commentare cosa viene fatto a Pescia".
Daniele Bernardini
Marco A. Innocenti