
Giovani in attesa dei Bastille (Quartieri)
Pistoia, 11 luglio 2016 - Prima esclusiva internazionale per la 37esima edizione del Pistoia Blues Festival che attende questa sera la band inglese dei Bastille. Già un centinaio i giovani assiepati davanti ai cancelli per assistere al concerto della band. Attualmente il singolo in radio è “Good Grief” brano che rinnova la sua miracolosa formula di rock/dance/pop che è allo stesso tempo contagiosa e super credibile. Il surreale video del brano https://youtu.be/ZWCB3hpJDXM ha totalizzato in 48 ore oltre a un milione di views. La band inglese, che prende il nome dal giorno di nascita del cantante Dan Smith, giorno della presa della bastiglia, è formata anche da Chris Wood (batteria), Will Farquarson (chitarra) e Kyle Simmons (tastiera) promette uno spettacolo da non perdere. Apertura ufficiale del concerto è affidata alla band fiorentina dei Kelevra: la band di pop amaro tra le vincitrici del bando Toscana 100 Band indetto da Giovanisì e Regione Toscana, si esibirà sul palco di Piazza Duomo per presentare i brani dell’ultimo album “Cronache per poveri amanti” (Vrec/Audioglobe).
IL NUOVO ALBUM DEI BASTILLE Scritto dal frontman Dan Smith e co-prodotto dal quinto membro del gruppo Mark Crew, “WILD WORLD” è stato registrato nel piccolo studio nel seminterrato senza finestre a sud di Londra dove la band ha registrato il precedente lavoro. “WILD WORLD” è una collezione di 14 brani (19 nella versione deluxe), i più sfrontati e coraggiosi mai scritti dal gruppo. «Se il nostro primo disco parlava di crescita e delle ansie ne derivavano – spiega Dan Smith – il nostro secondo album cerca di dare una spiegazione al mondo attorno a noi, sia per come lo vediamo sia per come i media ce lo presentano, rispondendo a tutte le domande che ne derivano. Vogliamo che il disco, per certi versi, disorienti: a volte buio, a volte luminoso, estroverso ed introverso». L’album include tracce antemiche e allo stesso tempo riflessive come “The Currents”, una canzone commovente e di respiro contemporaneo che parla di: «personaggi pubblici da questa e quella sponda dell’Oceano, di come può essere difficile credere che possano pensare quel che pensano, esprimerlo in pubblico, in piedi su un podio e addirittura andare in onda in TV».