MARTINA VACCA
Cronaca

Giostra dell'Orso, chiesta la condanna per il presidente della commissione veterinaria

Il processo. Il pm Grieco: "Nel 2014 non fu applicato il regolamento"

Il pm Giuseppe Grieco

Pistoia, 31 gennaio 2019 - LA COMMISSIONE veterinaria della Fitetrec che nel 2014 fu incaricata di svolgere le visite di idoneità dei cavalli e dunque di valutare la loro ammissione alla Giostra dell’Orso era tenuta ad attenersi al regolamento del Palio, quello esistente già da due anni, da quando cioè Pistoia aveva fatto sua una disciplina assunta dieci anni prima dal Palio di Siena. Questa disciplina imponeva, pena la non ammissibilità in gara, la misurazione degli stinchi dei cavalli che, per motivi di sicurezza, non potevano essere inferiori a 18 centimetri di diametro. Pistoia, più di Siena, infatti ha una pista che per il 60 per cento è formata da curve e dunque impone uno stress fisico maggiore ai cavalli, ai quali perciò è richiesta una maggiore robustezza degli arti, al fine di tutelarli da eventuali fratture.

 

MA QUESTA regola fu ignorata da chi ricopriva, quell’anno, la «posizione di garanzia di controllo» sulla manifestazione, il presidente della Commissione veterinaria, dottor Riccardo Rinnovati. E’ lui, 35 anni, di Arezzo, difeso dall’avvocato Raffaello Giorgetti, l’unico degli imputati nel processo per i tragici fatti della Giostra dell’Orso del 2014 (quando due cavalli si infortunarono sotto gli occhi degli spettatori e furono abbattuti poco dopo), per il quale il pubblico ministero Giuseppe Grieco ha chiesto la condanna per il reato di maltrattamenti (articolo 544 ter del codice penale) al pagamento di una multa pari a diecimila euro. La sua, come il pm ha spiegato ieri in aula davanti al giudice Jaqueline Monica Magi, è stata una condotta omissiva, cioè il reato di maltrattamenti è stato commesso mediante ommissione, appunto perché non si informò del regolamento e non lo applicò, causando lo stress e poi l’infortunio dell’animale.

 

Quell’anno, per la prima volta, il patrocinio del Palio era stato affidato al Coni, che aveva nominato la commissione veterinaria Fitetrec, ma l’organizzatore restava il Comitato cittadino con il regolamento (quello del 2012), che nessuno si preoccupò di applicare.

 

CHIESTA invece l’assoluzione, per non aver commesso il fatto, per gli altri imputati, e cioè Claudio Bartoletti, Sara Bolognini e Giacomo Cresci, rispettivamente il detentore responsabile, la proprietaria e il fantino del cavallo (che per primo fu abbattuto) Oracle Force del Grifone, tutti pistoiesi e difesi dall’avvocato Benedetta Berardinelli del foro di Pistoia.

 

ED È STATA chiesta l’assoluzione, perché il fatto non sussiste, anche per gli altri imputati, i componenti della commissione veterinaria Valentina Vagheggi, 39 anni, di Arezzo, difesa dall’avvocato Maurizio Bozzaotre, e Alessandro Spadari, 57 anni di Bologna, difeso dagli avvocati Umberto Pierpaoli e Pier Nicola Badiani e per lo stesso dottore Riccardo Rinnovati per il capo B dell’imputazione. I tre erano accusati di maltrattamenti per non aver praticato l’iniezione di sedazione preparatoria a quella letale di Tanax con cui fu abbattuto il secondo cavallo, Golden Storming del Drago. Per loro il pm ha avanzato l’ipotesi di una colpa per imperizia. Il cavallo fu abbattuto con una procedura d’urgenza, come è stato spiegato, nell’androne del Comune.

 

Gli avvocati della parti civili, Danilo Giacomelli per Enpa, Valentina Vettori per Hourse Angels, e Massimiliano Panicucci per la Lav, hanno chiesto che sia riconosciuta la responsabilità penale degli imputati. Diversi i rilievi sollevati dagli avvocati della difesa, come il fatto che gli stinchi dei cavalli sono stati misurati sei mesi dopo i fatti, come ha fatto notare l’avvocato Berardinelli, quando le zampe erano state strette in una fascia e conservate a basse temperature. L’avvocato Bozzaotre ha puntato l’attenzione sul fatto che non può essere provata, per gli imputati, l’intenzione di procurare patimento agli animali (prevista dai maltrattamenti): il compito della commissione era solo quello di verificare lo stato di salute dei cavalli. Il processo riprende il 25 febbraio per la sentenza.

 

Martina Vacca